Torna a preoccupare la situazione dei contagi Covid in Europa. Secondo l’Oms i casi nel Vecchio Continente sarebbero circa 78 milioni. Un dato che riguarda complessivamente 53 paesi e che da alcuni giorni ha scavalcato la somma dei casi registrati complessivamente nell’Asia del sud, nella regione del Mediterraneo orientale, nel Pacifico occidentale e in Africa.
Preoccupa soprattutto la situazione in Germania dove si sta già registrando, già da alcuni giorni, un’impennata dei contagi come non si era mai vista prima. In Francia invece il numero dei nuovi contagiati marcia al ritmo di 10.000 casi giornalieri. Non è più confortante la situazione in Svizzera, dove i tassi di vaccinazione sono ben al di sotto di quelli dei paesi limitrofi. “L’Europa è ancora una volta l’epicentro della pandemia”, sono state le parole preoccupanti rilasciate dal direttore dell’OMS, Hans Kluge, nel corso di una conferenza stampa sulla situazione dei contagi nel Vecchio Continente.
Kluge ha osservato che “l’attuale ritmo di trasmissione nei 53 paesi della regione europea è motivo di grave preoccupazione”. Le proiezioni sono davvero drammatiche e parlando di “un altro mezzo milione di morti per Covid-19” entro febbraio 2022. L’aumento dei casi non ha riguardato solo gli anziani o i soggetti più fragili, ma è esteso a tutti i gruppi di età. Secondo lo stesso Kluge, l’aumento dei casi sarebbe da attribuire ad un rallentamento della campagna vaccinale e ad un allentamento delle misure sociali di contenimento. Il direttore dell’OMS ha anche dichiarato che il numero più alto dei contagi si sta registrando nei paesi dove si è vaccinato di meno.
L’allentamento ha anche riguardato i sistemi di tracciamento, il distanziamento sociale e l’uso di mascherine. Kluge ha anche auspicato che i paesi dell’Ue attuino al più presto nuove misure finalizzate ad impedire una nuova ondata di contagi.
Il numero di nuovi casi giornalieri ormai cresce incessantemente a ritmo impressionante già da sei settimane consecutive. Aumenta in modo esponenziale anche il dato sui nuovi decessi giornalieri che è in aumento da poco più di sette settimane consecutive, con circa 250.000 casi e 3.600 decessi al giorno. La situazione più allarmante si sta verificando in Russia, dove nell’ultima settimana i nuovi morti sono stati oltre 8 mila, mentre in Ucraina sfiorano i 4 mila. Situazione grave anche in Romania dove i morti hanno superato i 3 mila.