ATTENZIONE: LO SPOILER È IN AGGUATO I generosi sceneggiatori di Gomorra (la serie) da circa un decennio appassionano il pubblico, e qui gliene rendiamo atto. Se ancora si aspetta impazienti le nuove uscite significa che il prodotto ha funzionato nella parte commerciale, su tutto il resto qualche falla qua e là ha fatto vacillare i fan più esigenti. Nelle prime due stagioni la narrazione aveva replicato alcuni tratti significativi della faida di Scampia. Davvero sembrava di stare davanti alle famose vele, la trama e i personaggi erano realistici, la vicenda ben sedimentata. Poi ha perso gradualmente verosimiglianza. Dopotutto si tratta di una fiction, sostiene l’anima buona che mi ascolta borbottare mentre scrivo questo articolo per presentarvi la nuova, freschissima stagione. CONTROLLARE I PRECEDENTI Nell’ultimo episodio della terza stagione il caro Ciro Di Marzio muore. Il suo migliore amico, Gennaro Savastano, è stato costretto a sparargli. Nel vedere le immagini del cadavere gettato in mare, incredule e deluse, migliaia di persone condivisero le proprie lacrime nei social network. La prematura scomparsa di questo assassino spietato toglieva alla serie tv, e a noi spettatori, una delle maggiori attrazioni, senza contare in che grandi difficoltà i suddetti sceneggiatori mettevano il rampollo Genni. Questo signore, boss di camorra per discendenza e per vocazione, tanto opportunista da vendere la vita del padre, avrebbe dovuto affrontare gli antagonisti della quarta stagione senza la collaborazione dell’amico del cuore. L’IMMORTALE E L’IMPONDERABILE Succede poi quel che non ti aspetti, roba da far passare per dilettanti gli autori di Dynasty. Tra la quarta e la quinta stagione si intromette un interessante spin-off, il film L’immortale. Scopriamo qui che Ciro Di Marzio non è affatto morto. Taluni valorosi hanno recuperato il suo corpo dai fondali marini su cui giaceva inerte e lo hanno portato in ospedale. Lì è avvenuta la resurrezione. Il redivivo dunque si trasferisce in Lettonia dove il prestigioso curriculum gli permette di riciclarsi nel mercato del lavoro, se ben ricordo nel settore ‘stupefacenti’. QUINTA STAGIONE, OVVERO LA STAGIONE FINALE: EPISODI 1 E 2 Genni Savastano, mentre è impegnato ad ammazzare un po’ di nemici, scopre che l’amico di sempre (quello a cui aveva sparato e che, non dimentichiamo, gli aveva ammazzato entrambi i genitori) è vivo. Non la prende bene. Genni ritiene che, nella faticosa gestione del potere, l’amico avrebbe dovuto stargli ancora vicino, piuttosto che portare le proprie competenze all’estero. Dopotutto la fuga dei cervelli è una questione mai concretamente affrontata in Italia. Sentendosi tradito, decide di fargliela pagare. Si fa dunque un viaggetto in Lettonia dove ritrova Ciro (l’abbraccio durante il loro incontro è commovente). L’immortale si rifiuta di tornare insieme a Napoli, il passato è passato, non giriamoci attorno. Poco propenso a comprendere le ragioni dell’altro, Gennaro si accorda con una congrega di rispettabili locali affinché rinchiudano l’immortale in una lurida e lugubre cella, e lo tengano lì prigioniero per il resto dei suoi giorni, nutrendolo, pare, con cibo per cani. COLPO DI SCENA Sembrerebbe una prigione inviolabile, ma l’immortale li frega tutti. Dunque evade, e dopo una traversata in barca cerca riparo presso l’abitazione isolata di una famigliola di vecchietti agguerriti. Insieme alla paranza degli anziani stermina gli aguzzini che presto lo raggiungono. ROBERTO SAVIANO, FORTUNATAMENTE La baldanzosa serie tv non cancella la grandezza di Roberto Saviano, scrittore di straordinaria importanza per la letteratura mondiale, riferimento per il coraggio mostrato con la sua opera di costante denuncia. Senza Gomorra, il libro, saremmo tutti più poveri.