Studio Ghibli e Museo Ghibli
Lo Studio Ghibli è una delle più famose case produttrici di film animati a livello mondiale, che ha fondato la propria fortuna grazie a un abilissimo team e ha avuto una grandissima propulsione grazie al Maestro Hayao Miyazaki, noto per il suo stile inconfondibile, rivisitando storie che rischiavano quasi di venir dimenticate (in Italia quasi tutte sono pubblicate dalla casa editrice KappaLab). Il Museo ha aperto i suoi battenti nel 2001 e ha sempre riscosso un grandissimo successo accogliendo un grande bacino di turisti data l’offerta di corti, proiezioni e attrazioni in diverse lingue.
La richiesta di aiuto coinvolge anche l’occidente
Il Museo Ghibli già aveva chiesto in precedenza a luglio aiuto e supporto da parte di tutti gli appassionati, ma data la grande crisi che continua a imperversare, ha deciso di coinvolgere nella raccolta fondi dedicata anche tutti i fan occidentali. La struttura ha pesantemente risentito delle conseguenze causate e che ancora causa la pandemia di Covid-19, per questo, non potendo aprire come vorrebbe, si trova ad aver esaurito nuovamente il budget in suo possesso. Il Museo prevede dei costi esorbitanti, poiché in realtà non si tratta di un Museo come di solito viene immaginato in senso stretto, ovvero un edificio con all’interno oggetti e filmati inerenti alla vita dello Studio Ghibli, ma si tratta di un’intera area tematica, comprendente anche esterni, con statue, mostre, figure varie, animatori e via dicendo, come se fosse a tutti gli effetti l’appendice di un parco divertimenti di fama internazionale.
La raccolta
La raccolta fondi si basa su di un sistema orientale chiamato “furusato nozei” (tassa della città natale), il quale permette alle imprese di beneficiare delle detrazioni fiscali in Giappone; per invogliare i donatori sono stati previsti dei benefici per tutti coloro che decideranno di aderire alla raccolta fondi: come ringraziamento per ogni donazione, che non può essere inferiore ai 5.000 yen (circa 38 euro), verrà consegnata una cartolina disegnata da Hayao Miyazaki in persona raffigurante il famoso robot di Laputa: Castello nel cielo. La campagna terminerà a gennaio 2022 e per ora ha raccolto 34,6 milioni di yen (circa 296.000 euro). Il Museo sottolinea quanto la quasi totale assenza di turisti stranieri, ovvero la sua più grande fonte di guadagno, abbia inciso su questa attuale situazione, basta considerare quanto anche solo due anni fa, prima dello scoppiare della pandemia, i biglietti fossero da prenotare con mesi di anticipo. Il Museo aveva ricevuto anche una sovvenzione da parte della città di Mitaka, che purtroppo non è bastata per coprire i vari costi e necessità.