Creazione e breve storia di Wikipedia
Wikipedia nacque ufficialmente il 15 gennaio 2001, un piccolo barlume per orientarsi in mezzo a fiumi e fiumi di disinformazione, che crescendo ha iniziato sempre di più a prendere la forma che tutti conosciamo oggi, ovvero quella di una Wikipedia “frutto di tanti”, aperta a tutti, estremamente inclusiva e che si fonda su di un sistema di contributi ispirati al software creato dal programmatore Ward Cunningham. Per avere maggiore affidabilità e credibilità, dallo scorso febbraio, la Wikimedia Foundation ha pubblicato un codice di condotta globale contro abusi, disinformazione e manipolazione delle notizie. Wikipedia si regge su un “esercito” di volontari che pattugliano le varie notizie e i dati che vengono scritti, è l’enciclopedia online più vasta al mondo e vanta il suo essere pubblicata in oltre trecento lingue.
L’asta
Jimmy Wales, il co-fondatore di Wikipedia, ha deciso di mettere all’asta due pezzi storici molto importanti non solo perché ormai classificati “vintage”, ma in quanto sono strettamente legati alla storia del sito e appartenuti a Jimmy Wales stesso. I due pezzi all’asta sono: un iMac dal peculiare colore fragola (ovviamente comprensivo di tutti i suoi pezzi) attraverso il quale il sito venne creato e messo online il 15 gennaio 2001 e un NFT della prima voce dell’enciclopedia online, cioè il famosissimo saluto “Hello World!”. La sigla NFT sta per “non fungible token”, ovvero un codice che conserva il layout della homepage originale, mai toccato fino ad adesso, affiancato anche da un elemento dinamico; grazie a questo l’acquirente potrà modificare la pagina e poi riportarla come era, esprimendosi artisticamente seguendo le proprie inclinazioni.
Perché proprio un’asta?
L’asta serve per raccogliere i fondi per un ambizioso nuovo progetto di Jimmy Wales: WT.Social. Seguendo le linee guida di Wikipedia, l’intento sarebbe quello di creare un social diverso da tutti i vari visti fino ad adesso, dai più ai meno noti: il sogno di Wales è quello di creare una rete non tossica, aperta a tutti quanti, non commercializzata e non dipendente dal denaro, libera quindi da raccolte dati non richieste e tracking. Tutti conosciamo bene i vari problemi emersi specialmente nella raccolta dati non richiesta attuata a opera di social e applicazioni, forse questo sogno di Wales, se riuscisse a realizzarsi, potrebbe essere una vera alternativa.