Dopo una prima riunione della cabina di regia questa mattina, presieduta dal premier Mario Draghi a Palazzo Chigi, una nuova discussione sulle nuove misure per il contrasto alla pandemia si è tenuta oggi pomeriggio. Il vertice è stato convocato alla luce dell’aumento dei contagi spinti dalla diffusione della variante Omicron, che in Italia è al 28,2%, e dal reale rischio che i contagi aumentino ancora dopo le festività.
Terminata dopo circa due ore di confronto, la cabina di regia tra il premier, i capi delegazione dei partiti, il coordinatore del Cts Franco Locatelli e il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro, aveva lasciato presagire nuove regole, confermate in parte a seguito della riunione del Consiglio dei ministri iniziata alle 17.
Cosa cambia nel nuovo decreto
Il Consiglio dei ministri, seconda la bozza del decreto, ha approvato all’unanimità il decreto legge con le nuove norme per arginare il contagio da Covid nelle festività. Lo si apprende da fonti di governo a riunione ancora in corso, ma già da adesso è possibile tirare le somme delle restrizioni che entreranno in vigore.
Non passa l’idea di introdurre l’obbligo di vaccino per tutti i dipendenti della Pa. Questa la notizia che si apprende da diverse fonti di governo, le cui perplessità sarebbero state espresse da parte di diversi ministri, tuttavia, la decisione sarebbe stata unanime. Altro punto previsto e molto dibattuto è quello riguardante il Green pass, che dovrebbe durare sei mesi dal primo febbraio. Il tempo di durata del Green pass dunque passerà dagli attuali nove ai sei mesi e con ordinanza del ministro della salute il periodo minimo per la somministrazione della terza dose sarà ridotto da 5 a 4 mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario. Si attende però sul punto un approfondimento tecnico, che coinvolgerebbe anche l’Aifa.
Diventerebbe invece obbligatorio l’utilizzo di mascherine all’aperto in tutta Italia, con Ffp2 in ambienti chiusi quali cinema, teatri e per eventi sportivi, nonché sui mezzi di trasporto, negli stessi luoghi, si legge nella bozza, è vietato il consumo di cibo e bevande.
Dal 30 dicembre l’accesso a musei e luoghi di cultura, piscine, palestre e sport di squadra, centri benessere e centri termali, centri culturali, sociali e ricreativi, sale gioco, sale bingo e casinò sarà consentito solo a chi ha il super green pass, dunque solo ai vaccinati e ai guariti. Fino al 31 gennaio, sempre secondo la bozza, si prevede l’estensione dell’obbligo di green pass rafforzato (solo per vaccinati e guariti) alla ristorazione al chiuso anche al banco.
Fino al 31 gennaio divieto di eventi e feste che implichino assembramenti all’aperto. È uno dei punti sui quali si sarebbe trovato un accordo nella cabina di regia anche con l’obiettivo di uniformare le misure in tutta Italia.
Stretta anche sulle discoteche, che dal 30 dicembre fino alla fine dello stato di emergenza, dovranno cambiare alcune norme: “l’accesso a sale da ballo, discoteche e locali, dove si svolgono eventi o feste è consentito esclusivamente ai soggetti con certificazione verde rilasciata dopo la somministrazione della dose di richiamo successivo al ciclo vaccinale primario”, si legge nella bozza. L’accesso è consentito anche a chi abbia due dosi di vaccino o sia guarito e congiuntamente presenti l’esito negativo del test antigenico rapido o molecolare. Attesa comunque la decisione finale del Cdm.
Come anticipato, rimandata la decisione di obbligo di vaccino per i dipendenti della PA. Da quanto emerge potrebbe essere una scelta dettata dall’esigenza di rimandare temporaneamente in vista di un obbligo esteso all’intero mondo del lavoro.
Sempre in ottica di contenimento del virus: gli uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera, possono effettuare a campione (presso gli scali aeroportuali, marittimi e terrestri) test antigenici o molecolari dei viaggiatori che fanno ingresso in Italia. In caso di esito positivo al viaggiatore “si applica la misura dell’isolamento fiduciario per un periodo di dieci giorni”.
L’accesso dei visitatori alle strutture residenziali, socio-assistenziali, socio-sanitarie e hospice è permesso solo a chi è in possesso del super green pass e della terza dose. Possono entrare anche i soggetti guariti o con due dosi, purché mostrino anche l’esito di un test negativo. Per quando riguarda la somministrazione, fino al 31 dicembre 2022 vengono prorogate le disposizioni per la somministrazione dei vaccini in farmacia.
Tema molto dibattuto, quello delle scuole, vedrà uno screening eseguito a tutti gli studenti per un ritorno in sicurezza nelle classi. Il Ministero della difesa, assicurerà il supporto a regioni e province autonome nello “svolgimento delle attività di test per la ricerca di SARS-CoV-2 e di quelle correlate di analisi e di refertazione attraverso i laboratori militari dislocati sul territorio nazionale”, si legge nella bozza.
Il governo starebbe valutando l’introduzione di prezzi ridotti per la mascherina Ffp2, dopo l’introduzione dell’obbligo nei cinema, teatri, eventi sportivi e mezzi di trasporto.
A differenza dello scorso anno, il governo non pensa di introdurre raccomandazioni sul numero massimo di invitati a casa a Natale o Capodanno, tra le ipotesi al vaglio del governo, anche la possibilità di estendere il super green pass negli impianti sciistici.