Le multe per chi nega l’utilizzo del pos rifiutando il pagamento con un bancomat o carta di credito scatteranno dal 1° gennaio 2023 e non già dal 2022
Durante i lavori sul dl Recovery in commissione Bilancio alla Camera, il relatore Gian Pietro Dal Moro (Pd), anche a nome del relatore Roberto Pella (FI), ha spiegato che nel testo pubblicato della riformulazione approvata in settimana dei due emendamenti a firma di Stefano Fassina (Leu) e (a prima firma) di Rebecca Frassini (Lega), per un mero refuso, era contenuta la decorrenza dal 1° gennaio 2022 anziché dal 1° gennaio 2023, mentre, ha specificato Dal Moro, la riformulazione era proprio volta a disporre l’applicazione della sanzione pecuniaria un anno dopo rispetto al 1° gennaio 2022, come invece previsto nel testo iniziale delle proposte emendative.
Nel Dl Recovery si vede riformulato, dai relatori in base alle proposte di Stefano Fassina (Leu) e Rebecca Frassini (Lega), l’emendamento per cui è prevista una sanzione di minimo 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione rifiutata al momento del pagamento, per tutti coloro che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, e che non accetteranno i pagamenti elettronici. Il terreno è già stato preparato da tanti piccoli elementi, fra cui il potenziamento del bonus sulle commissioni, aumentandolo dal 30% al 100%, e l’introduzione di un altro bonus per l’acquisto, il noleggio o l’utilizzo di strumenti per il pagamento elettronico e per il collegamento con i registratori telematici.
Secondo tentativo
La stessa norma, era stata già inserita nel decreto fiscale collegato alla Manovra del 2020, ma era stata stralciata nel corso dell’iter parlamentare del provvedimento. L’emendamento specifica ora anche che l’obbligo di accettazione di carte di pagamento è assolto con riferimento ad almeno una tipologia di carta di debito e ad almeno una tipologia di carta di credito, identificate dal marchio del circuito di appartenenza.
La dichiarazione di Confcommercio
“L’impulso alla diffusione dei pagamenti elettronici va perseguito mettendo in campo scelte decise di abbattimento delle commissioni e dei costi a carico d’imprese e consumatori, a partire dal potenziamento dello strumento del credito d’imposta sulle commissioni pagate dall’esercente, e prevedendo la gratuità dei cosiddetti micropagamenti”. Inoltre, sulle sanzioni previste ha spiegato che “puntare asimmetricamente sulle multe non giova ai processi di modernizzazione del sistema dei pagamenti, processi, peraltro, già in pieno sviluppo. Al parlamento e al governo chiediamo dunque un cambiamento di rotta”.
Un obbligo che però non era sanzionato
L’obbligo di accettare i pagamenti elettronici in Italia esiste da nove anni, ovvero da quando il Governo Monti introdusse il provvedimento in merito, ma durante questi anni non è mai stata prevista una sanzione per gli esercenti che non si adeguano alla norma, rendendola di fatto inapplicabile. Nonostante esista effettivamente una legge sull’obbligo POS, non ancora sono previste multe in caso di rifiuto di pagamento tramite carte di credito o bancomat.