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DUEMILA22

Serie A, 20° giornata nel segno delle ASL

Più forti di ogni plausibile buonsenso La ventesima giornata di Serie A non inizia, o almeno non inizia all’orario programmato,...

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Più forti di ogni plausibile buonsenso

La ventesima giornata di Serie A non inizia, o almeno non inizia all’orario programmato, e per caso ci regala qualche gol. Infatti le protagoniste indiscusse di questo campionato di calcio, parliamo ovviamente delle ASL, hanno impedito alcune partite a causa dei focolai da covid rilevati nei gruppi squadra. Lo spettacolo tuttavia deve andare avanti perché la moneta sonante non può mettersi a contare i morti, i contagi, gli ospedali saturi e sciocchezze del genere. I dirigenti dei club (ne abbiamo visti alcuni in televisione) hanno chiesto che si faccia chiarezza, che si stabilisca un protocollo universale e che questo protocollo diventi testo sacro. Si salvi chi può e muoia chi non riesce a salvarsi, il campionato proseguirà in ogni caso.

Juventus-Napoli

Nel mondo pallone il buonsenso non manca soltanto agli europei. Più forti del flagello che ha messo il pianeta in ginocchio ci sono anche gli africani. Infatti la Coppa continentale per nazionali, come avvenuto la scorsa estate in Europa, si giocherà anche in Africa. Questo per dire che giocatori da tutto il mondo si sono spostati e uniti alle proprie nazionali per partecipare all’ennesima irrinunciabile competizione, sguarnendo le fila delle proprie squadre di club. Per il match contro la Juventus, al Napoli mancavano tra positivi al covid, giocatori impegnati in Coppa d’Africa, e qualche indisposizione un elenco di giocatori che proviamo ad azzeccare in pieno: Osimhen, Anguissa, Koulibaly, Ounas, Fabian Ruiz, Mario Rui, Meret, Lozano, Malcuit. Potremmo aver dimenticato qualcuno. In ogni caso, contro la Juve priva di Chiellini e Bonucci il Napoli pareggia 1-1, e il risultato gli sta pure un tantino stretto visto che ha espresso il miglior calcio. Gli manca all’appello un calcio di rigore per fallo di De Ligt su Di Lorenzo, ma lasciamo perdere i dettagli.

Il Cagliari mazzarriano

Salutiamo la seconda vittoria del Cagliari mazzarriano, anche questa ottenuta contro la Sampdoria, esattamente come all’andata. Così stavolta non ricorderemo che i sardi hanno cambiato allenatore a inizio stagione ottenendo finora pessimi risultati. Oddio, involontariamente lo abbiamo ricordato.

L’Empoli

I toscani sono una vera squadra. Non solo in società c’è gente provvista di ingegno, non solo c’è progettualità e giocatori ignoti e interessanti, ma gioca un buon calcio e strappa punti sui campi di squadre ben più blasonate.

La Lazio

Di questa magia empolese ha fatto le spese la Lazio, uscita dal match dell’Olimpico con un solo punto, effetto di un sonoro pareggio (3-3). In svantaggio due volte, gli aquilotti hanno recuperato con tanto impegno e discrete geometrie. Doppietta per Milinkovic Savic, centrocampista dagli inserimenti perfetti.

Milan e Roma

Mourinho ce lo siamo perso, ma si sarà arrabbiato. La Roma ha subito un rigore da mettersi le mani nei capelli (ovviamente solo chi ne è provvisto), e oltre alla sconfitta s’è portata a casa l’espulsione di Karsdorp il biondo che dovrà saltare la partita contro la Juventus. Abbiamo già detto che il Milan è una squadra solida e consolidata? Nel caso non lo avessimo mai fatto, sappiate che è il nostro pensiero. Poi aggiungiamo che i rossoneri, i diavoli, annoverano tra le proprie fila il Messias che oggi ha segnato con un gran mancino, e si può allora spiegare la presenza dei santi in paradiso. Se poi nel finale metti dentro Ibrahimovic e Rafael Leao, e questi ti confezionano un contropiede così come lo insegnavano alla scuola calcio, allora i santi sono pure bendisposti.

Battaglie generazionali

Spezia-Verona è finita 1-2, per i veneti ha segnato una doppietta Caprari. Caprari è bravo, in Italia i giovani bravi vengono apprezzati tardi, quando secondo i criteri sportivi non sono più giovani. Caprari è uno di questi. Destro e Berardi invece, stessa generazione di Caprari più o meno, hanno potuto togliersi qualche soddisfazione in più in carriera. Infatti se mi avessero chiesto: «Ehi, tu! Dicci chi segnerà a Sassuolo-Genoa?» Avrei detto «1-1, gol di Destro e Berardi». Delle partite che non si sono giocate, scriveremo in futuro, quando si giocheranno. Per ora: ASL-Serie A 1-0

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