A distanza di un anno, precisamente dal 6 gennaio 2021, Joe Biden si esprime in merito ai fatti di Capitol Hill.
Quel che successe, come anticipato nel precedente articolo, coinvolse i sostenitori dell’ex presidente Donald Trump, che presero d’assalto la Statuary Hall, una delle tante aree del Campidoglio. A distanza di un anno parlano il presidente Biden e la vice Kamala Harris, che come possibile ascoltare nel video in diretta trasmesso anche sulla pagina del The New York Times, esprimono tutto il loro dissenso.
L’Agenzia Adnkronos ha riportato le dichiarazioni più importanti: “per la prima volta nella nostra storia degli Usa un presidente ha cercato di ostacolare un trasferimento pacifico del potere”, ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, nel discorso in occasione del primo anniversario di quella che è stata definita una vera e propria “insurrezione armata – volta a – rovesciare la Costituzione”. Il fine ultimo dell’attacco, si legge dalle dichiarazioni, sarebbe stato quello di “sovvertire l’esito di elezioni libere e democratiche“.
Le parole contro Donald Trump
Sempre dalla replica del discorso, visionabile su il The New York Times, è possibile ascoltare le chiare parole dirette da Biden all’ex presidente. “Per la prima volta nella nostra storia, un presidente non aveva solo perso un’elezione. Ha cercato di impedire il trasferimento pacifico del potere quando una folla violenta ha raggiunto il Campidoglio – ha detto Biden nel discorso che è durato poco meno di 30 minuti – ma hanno fallito. E in questo giorno del ricordo, dobbiamo assicurarci che un simile attacco non accada mai più.”
In un colpo diretto a Trump, inoltre, Biden ha aggiunto: “Il suo ego ferito conta più per lui della nostra democrazia o della nostra Costituzione, non può accettare di aver perso”. Ha poi continuato il discorso estendendo le dichiarazioni alle affermazioni che hanno concorso agli eventi di Capitol Hill, totalmente rivolti al diretto interessato: “Ha creato e diffuso una rete di bugie sulle elezioni del 2020. Lo ha fatto perché apprezza il potere più dei principi, perché vede il proprio interesse come più importante dell’interesse del suo paese e dell’interesse dell’America”, cercando, con queste parole, di chiarire ulteriormente le ragioni che l’hanno portato a concorrere contro l’avversario. Biden, infatti, ha nuovamente sottolineato il messaggio centrale della sua campagna presidenziale del 2020: “Siamo in una battaglia per l’anima dell’America“.
Il discorso è continuato con la richiesta volta a proteggere i diritti di voto in tutta la nazione e ha criticato Trump e i suoi sostenitori per aver tentato di “sopprimere il voto e sovvertire le nostre elezioni – definendo il tutto come – Sbagliato. È antidemocratico. E francamente non è americano”.
Lo sguardo di Joe Biden è volto al futuro
Il discorso è poi proseguito con uno sguardo che punta al futuro: “Ora facciamo un passo avanti, scriviamo il prossimo capitolo della storia americana, perché il 6 gennaio non segna la fine della democrazia, ma l’inizio di una rinascita della libertà e del fair play“, ha detto Biden.
Parlando anche di cosa abbia significato per lui diventare presidente in un clima ostile come quello del 6 gennaio, Biden ha affermato di non aver chiesto di essere presidente in un momento in cui i principi fondatori dell’America erano sotto attacco, ma ha affermato “di essere pronto per la battaglia”, questo quanto si legge sul sito della CNN. “Rimarrò in questa breccia. Difenderò questa nazione. E non permetterò a nessuno di mettere un pugnale alla gola della democrazia“, ha aggiunto.
Il Presidente ci ha tenuto poi a ricordare l’importanza del tema della democrazia, una questione che va a intaccare non solo i rapporti interni agli States, ma anche quelli di politica estera di Washington. “Siamo in un momento decisivo della storia in America e nel mondo, c’è una sfida tra democrazia e autocrazia, vedi Cina e Russia – ha continuato il presidente – dicono che la democrazia è troppo lenta per risolvere i problemi di oggi e scommettono che l’America diventerà come loro. Ma noi non lo saremo mai”.
Non sono inoltre mancate le parole del Vicepresidente Kamala Harris, che prima che parlasse Biden ha affermato: “Il 6 gennaio, abbiamo visto tutti come sarebbe la nostra nazione se le forze che cercano di smantellare la nostra democrazia avessero successo: l’illegalità, la violenza, il caos – aggiungendo – quando incontro i giovani, spesso mi chiedono dello stato della nostra democrazia. A proposito del 6 gennaio. Quello che dico loro è: il 6 gennaio riflette la duplice natura della democrazia. La sua fragilità e la sua forza – e conclude così la Harris – vedi, la forza della democrazia è lo stato di diritto“.
L’ex presidente Donald Trump contrattacca
Quasi immediate sono arrivate anche le parole dell’ex presidente Donald Trump, che ha definito il tutto un “teatrino politico”. Come riporta il DailyMail, infatti, Trump avrebbe dichiarato: “Biden, che sta distruggendo la nostra nazione con politiche folli di frontiere aperte, elezioni corrotte, politiche energetiche disastrose, mandati incostituzionali e chiusure devastanti delle scuole, ha usato il mio nome oggi per cercare di dividere ulteriormente l’America“.
Le dichiarazioni sono state poi accompagnate da una mail intestata al comitato per la raccolta fondi di Save America, in cui ha scritto “Biden sta sgobbando per cercare di deviare l’attenzione dal lavoro incompetente che sta facendo e che ha già fatto. Basti pensare all’orribile ritiro (o resa) dall’Afghanistan, al confine, al Covid, all’inflazione, alla perdita dell’autosufficienza energetica e molto altro. Questo è quello che capita quando si ha un’elezione truccata”.
La veglia del 7 gennaio
Si è tenuta poche ore fa la veglia che ha visto partecipi senatori, deputati, democratici e repubblicani che si sono radunati sulla scalinata di Capitol Hill per ricordare l’assalto avvenuto un anno fa a opera dei sostenitori dell’ex presidente Donald Trump.
“A nome di tutti i nostri colleghi della Camera e del Senato, celebriamo nella preghiera un anno dall’insurrezione e onoriamo patriotticamente gli eroi che quel giorno hanno difeso il Campidoglio e la nostra democrazia“, le parole della portavoce della Camera dei Rappresentanti, Nancy Pelosi.