Se la pandemia ci ha tenuti lontani dai teatri per lungo tempo, Ludovico Einaudi torna a riempirli con i suoi concerti di inizio anno.
Il compositore e pianista italiano torna dunque a riempire i teatri, non solo in Italia ma in giro per il mondo. Come ogni anno le date sono attesissime e nel giro di poco tempo i biglietti risultano quasi introvabili, ma se per quelle di gennaio pare ormai non esserci più nessuna possibilità di acquisto, Einaudi ha già annunciato le date del tour di febbraio.
Ludovico Einaudi, dagli esordi alla carriera nel mondo cinematografico
Nato a Torino il 23 novembre 1955, Ludovico Einaudi è un pianista e compositore italiano tra i più famosi autori classici italiani. Al contrario di quanto si possa pensare, il compositore si approccia per la prima volta al mondo musicale partendo dal jazz rock, che lo vede ancora giovanissimo entrare nel complesso torinese Venegoni & Co, con cui incide due album pubblicati dalla Cramps: Rumore rosso e Sarabanda. Non abbandona mai quella che sembra essere la sua vera passione, ovvero gli studi classici e si diploma al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano con Azio Corghi, e approfondendo poi con Luciano Berio.
Nel 1982 riceve una borsa di studio per recarsi al Festival di Tanglewood nel Massachusetts. Nonostante la forte propensione verso la musica classica, il momento che lo vede effettivamente intraprendere quella strada è quando inizia a destreggiarsi con varie composizioni sia orchestrali sia da camera. Passa dunque dal Teatro alla Scala, al Maggio Musicale Fiorentino, al Festival di Tanglewood, al Lincoln Center di New York, nella Queen Elisabeth Hall, l’IRCAM di Parigi, la Saint Paul Chamber Orchestra, l’UCLA (Centre for Performing Arts), il Budapest Music Festival e altri.
La carriera musicale nel cinema
Compone opere per vari settori, dal cinema al teatro, tra le quali spicca nel 1988 l’opera teatrale Time Out. Autore che da sempre ha saputo distinguersi, la particolarità delle composizioni di Ludovico Einaudi sta proprio nel suo fondere le basi di musica classica ad elementi derivati dalla musica pop, rock, folk e contemporanea. Genere evidente in Stanze, del 1992, una raccolta di sedici pezzi per arpa interpretati da Cecilia Chailly, composti nel corso di tre anni. Einaudi sbarca poi nel mondo cinematografico, portando il suo stile nella composizione di colonne sonore d film a metà degli anni ’90. Tra quelli identificati tra i suoi esordi migliori troviamo due film di Michele Sordillo, Da qualche parte in città nel 1994 e Acquario nel 1996, per cui ha vinto la Grolla d’oro per la migliore colonna sonora.
La fama raggiunta con il film Quasi Amici e l’album Divenire La scalata al successo di Ludovico Einaudi è riconducibile all’uscita dell’album Le onde, grazie al quale si fa conoscere a livello internazionale. Con il successivo album, Divenire, ha poi raggiunto la vetta e venduto più di 300.000 copie, in Italia, grazie alla vendita di oltre 80.000 copie ha vinto il disco d’oro. Einaudi ha spiegato come Divenire nacque dopo che fu invitato, in occasione del secondo “Festival delle Dolomiti”, a comporre dei brani da suonare su un altopiano a 2000 metri di quota, davanti alle Pale di San Martino durante la manifestazione canora de I Suoni delle Dolomiti. Una mattina, il brano che emoziona gli spettatori nel film Quasi Amici, lo ha reso famoso anche a chi ancora non lo conosceva.
Il pianista, in un’intervista di questa estate per Monte Carlo Nights, ha confessato: “Dicono che la mia musica sia cinematografica… è sempre interessante per me vedere la mia musica combinata con le immagini, è come riscoprire la lettura della mia musica con una prospettiva diversa”.
Ludovico Einaudi torna a teatro – Le date italiane
Il nuovo tour del pianista sarà dedicato alla presentazione dal vivo del suo nuovo album “Underwater”, infatti, partirà proprio in contemporanea con l’uscita del suo lavoro in studio a fine gennaio. Le prime date in calendario saranno proprio quelle italiane, ma i biglietti ancora disponibili partono dal mese di febbraio.
- Sabato 5 febbraio 2022 – Alba, Teatro Comunale
- Domenica 6 febbraio 2022 – Alba, Teatro Comunale
- Lunedì 7 febbraio 2022 – Firenze, Teatro Verdi
- Giovedì 10 febbraio 2022 – Roma, Auditorium Parco della Musica
- Venerdì 11 febbraio 2022 – Roma, Auditorium Parco della Musica
- Martedì 24 maggio 2022 – Torino, Auditorium Giovanni Agnelli, Lingotto
- Mercoledì 25 maggio 2022 – Ravenna, Pala De Andrè, Anteprima Ravenna Festival 2022
Terminati gli spettacoli in Italia, le esibizioni continueranno in Europa, Regno Unito e infine Stati Uniti, Messico e Canada. I biglietti sono acquistabili su viagogo.it e su TicketOne.
L’album protagonista dei concerti
Underwater è il primo album in solo pianoforte degli ultimi venti anni di Ludovico Einaudi. Einaudi ha raccontato, in un servizio per la sezione “musica” di SkyTg24, di aver registrato le melodie “quando il mondo fuori era fermo e silenzioso – immergendosi – in uno spazio libero e senza confini, in una dimensione fluida e parallela, senza interferenze esterne”. Nell’album Underwater, dunque, troveremo “una dimensione fluida e parallela, che scorre senza interferenze esterne.
Sono forme brevi, quasi canzoni, scritte di getto sul pianoforte – spiega il compositore – a volte nella composizione metti così tanti livelli di pensiero che la pura ispirazione rischia di affievolirsi nel processo. Scrivere una canzone invece è come respirare, un’onda che va e che viene”. Lo stesso suono deriva da una ricerca, Einaudi, infatti, spiega “ho cercato un suono preciso che corrispondesse all’espressione di questa musica, morbido, caldo e profondo. Volevo un pianoforte che parlasse e cantasse.” Il 15 ottobre è uscito il primo singolo estratto dall’album, Luminous, al quale seguiranno nell’album le seguenti tracce: Rolling Like a Ball, Indian Yellow, Flora, Natural Light, Almost June, Swordfish, Wind Song, Atoms, Temple White, Nobody Knows e Underwater, la composizione che dà il titolo all’album.