Un uomo di trentuno anni, crotonese (benché veronese di nascita), ha partecipato intorno alla metà dell’anno 2020 a una rissa nei pressi dell’ospedale di Crotone. Al momento dei fatti l’uomo percepiva una pensione di invalidità per cecità totale. Un video dell’evento esclude che la persona in questione picchiasse senza vedere chi gli si trovava davanti. Ma i fatti, come spesso accade, sono soltanto una parte della vicenda. E la vicenda partecipa, incastrandosi alla perfezione, al computo dei miliardi annui (7,5 pare) sottratti allo stato attraverso finte invalidità e redditi di cittadinanza non spettanti.
Il caso: l’iter per l’ottenimento della pensione
In fase di indagini è stato ricostruito l’iter istruttorio che ha portato al conseguimento della pensione. Questo furbacchione, scopriamo, aveva dovuto lottare, e non poco, per ottenere quel che riteneva spettargli (dopotutto i diritti sono un optional, non solo quando vengono negati ingiustamente). L’INPS di Parma, dove il falso cieco viveva, aveva infatti concesso una pensione di invalidità ma senza l’indennità di accompagnamento. Per arrotondare la questione dopo il risultato evidentemente insufficiente, l’uomo si era rivolto all’INPS di Crotone dichiarandosi residente nella stessa provincia. Pare che il nuovo risultato lo abbia poi soddisfatto, e che il falso cieco abbia ottenuto benefici economici per circa sessantamila euro nel periodo intercorso tra il 2018 e i primi mesi del 2021.
Il falso cieco non ha visto il rischio
Proprio così, il falso cieco non ha visto il rischio palesatosi davanti ai propri occhi, quello cioè di perdere la pensione di invalidità ingiustamente percepita. E dunque si è lanciato in una rissa, colpendo e schivando colpi, contrario a ogni ragionevole prudenza.
Se si non avesse a che fare in certi casi con veri e propri fuorilegge, ci sarebbe da fargli i complimenti, giacché ci appare singolare che si viva la vita con tale e totale disinvoltura.
Ma di questi tempi, se il falso cieco diffondesse il video della scazzottata su un paio di social network adeguati alla circostanza, non escludiamo che potrebbe avanzare per lui uno scatto di carriera, da falso invalido a vero influencer. Dopotutto non sempre sono onestà e qualità morali a dare notorietà a gente priva di talento. Che poi qui, un certo talento (esecrabile, ammettiamo) ci sarebbe pure.
Risulta che a fine 2020 il falso invalido, probabilmente informato delle indagini in corso, abbia dichiarato di aver recuperato la vista.
All’uomo è stato contestato il reato di truffa aggravata e il sequestro di beni mobili e immobili per il valore dei sessantamila euro ingiustamente percepiti.
Non c’è da perdersi d’animo, la vita è piena di sfighe e una nuova pensione di invalidità è possibile. Auguriamo all’accusato, comunque, di vivere in buona salute.