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Marasma a Cardito, l’opposizione chiede incontro urgente con il Prefetto

Cardito (Na). Scoppia un nuovo caso nella cittadina a nord di Napoli. Questa volta a sollevare il polverone sono i...

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Cardito (Na). Scoppia un nuovo caso nella cittadina a nord di Napoli. Questa volta a sollevare il polverone sono i tre consiglieri di minoranza, rispettivamente, Marco Mazza, Nunziante Raucci ed Andreina Raucci. Non si fermeranno le forze di opposizione che hanno chiesto un incontro urgente con il Prefetto di Napoli Claudio Palomba. Dal documento inviato alla Prefettura, i tre consiglieri pretendono ragguagli “sull’invalsa prassi di conferire incarichi mediante ex articolo 110 del Tuel (testo unico enti locali) per periodi inferiori ad un anno”. Le stesse delucidazioni, sono state richieste e fatte pervenire anche al primo cittadino Giuseppe Cirillo, attraverso un protocollo con numero 0001675, datato 7 febbraio 2022. La minoranza accende i riflettori soprattutto sul settore urbanistica, ufficio nevralgico e finito negli ultimi anni sotto la lente di ingrandimento della magistratura.

Negli ultimi otto mesi, nel settore sopracitato, si sono susseguiti, sempre con l’ex articolo 110 ben tre responsabili. Da sei anni, in pianta fissa, insisteva l’architetto Pasquale Imbemba, raggiunto l’anno scorso da un avviso di garanzia (la vicenda giudiziaria e tuttora in corso), dopo lo scandalo venne sollevato e spostato al settore lavori pubblici. A sostituirlo fu l’architetto Aldo Saccone, una brevissima parentesi la sua, il professionista infatti, dopo qualche mese decise di abbandonare l’incarico. Lo scorso 4 febbraio, all’ufficio protocollo si è presentata anche l’ultima responsabile del settore urbanistica, l’architetto Simona Penza, rassegnando le sue irrevocabili dimissioni dal lavoro, l’ufficio, a quanto pare, sembra essere una patata bollente. A Cardito, la ‘pratica del 110’ è ben rodata, non solo il settore Urbanistica è portato avanti così, ma anche altri settori fondamentali, quali Ragioneria, Manutenzione ed Ecologica. Quello dell’Urbanistica, nel quarto Comune più cementificato d’Italia (dati Ispra), ovvero Cardito, è sempre stato un ufficio pernicioso ed i permessi per edificare o per abbattere e ricostruire passano proprio da lì.

La Procura della Repubblica, presso il Tribunale di Napoli Nord di Aversa, nel 2020 ha aperto un’inchiesta; ad insospettire il Sostituto Procuratore Patrizia Dongiacomo, svariate concessioni edilizie rilasciate dal settore Urbanistica. L’iter trovò seguito anche nella relazione di un tecnico esterno, nominato sempre dal Tribunale di Aversa, l’ingegnere Fabio Cafiero, nel documento si legge testuale: “Alla luce di quanto esaminato, ci si trova di fronte ad una situazione di consolidata connivenza tra tecnici esterni e funzionari comunali al fine di agevolare pratiche edilizie del tutto irregolari, con procedure maldestramente artefatte, pertanto, si ritiene indispensabile bloccare con decisione un simile scempio elevato a vero e proprio ‘sistema’ ”.

Le dimissione della responsabile Penza, arrivano a ridosso degli ultimi procedimenti in merito agli abbattimenti ordinati dalla Procura di Napoli, ricordiamo, come già riportato dalla nostra testata, la protesta di qualche settimana fa, avvenuta di fronte la casa Comunale; ben quattro famiglie rivendicavano, proprio dall’ufficio Urbanistica, il rilascio del condono edilizio.

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