Maria Elisabetta Alberti Casellati, un anno di scandali per la seconda carica dello Stato

A Padova, nella centralissima via Euganea, c’è una sontuosa villa conosciuta da tutti gli abitanti della città. Si tratta di una dimora che negli ultimi tempi, in forma segreta, è stata oggetto di importanti lavori di ristrutturazione, pagati con i fondi del Ministero dell’interno e della prefettura padovana per l’ammontare di circa 270 mila euro. La palazzina sarebbe di proprietà di Giambattista Casellati, ovvero il coniuge della seconda carica dello stato Maria Elisabetta Alberti, nonché ex avvocato di Silvio Berlusconi. Ben 174 mila euro sarebbero stati spesi per gli infissi e per le altre opere murarie interne, mentre i restanti 94 mila sarebbero stati destinati al muro che dal giardino della villa dava sulla strada.

Il tutto, secondo il nuovo prefetto Raffaele Grassi, “per la messa in sicurezza, a tutela dell’abitazione del presidente”. Il palazzo è tutelato e la soprintendenza archeologica conferma di aver dato il via libera a tre autorizzazioni. A dare la notizia è il quotidiano nazionale Domani. Eppure, non risulta che Maria Elisabetta Alberti Casellati abbia mai subìto intimidazioni di alcun tipo da parte della criminalità organizzata, dunque viene da chiedersi se questo costoso intervento fosse effettivamente necessario. Il presidente del Senato avrebbe giusto ricevuto qualche attacco via social da parte di due quarantenni disoccupati con piccoli precedenti penali, i quali sono già stati individuati dalle forze dell’ordine un anno fa.

Alberti Casellati è stata inoltre oggetto di forti critiche per il suo uso assai disinvolto delle risorse pubbliche, in primo luogo per i costi dei suoi viaggi. Il quotidiano La Repubblica ha scritto qualche mese fa di “124 voli di Stato in un anno“, che sarebbero stati utilizzati anche per volare in vacanza in Sardegna durante il periodo estivo.  Per quanto riguarda il discorso sulla sicurezza abitativa, se si considera che la prima carica dello Stato Sergio Mattarella, per la sua storica casa a Palermo – un attico in via della Libertà, quindi molto esposto – ha goduto semplicemente di un sistema di allarme elettronico con un investimento pubblico minimo. La Repubblica inoltre ha verificato se ci sono dei precedenti confrontabili all’interno delle istituzioni e la risposta è no. Solo l’attuale Presidente del Senato avrebbe goduto di un superbonus immobiliare così oneroso destinato alla sua abitazione e, contrariamente all’ex presidente del Senato Pietro Grasso, non è mai stata nel mirino della criminalità organizzata.

Una settimana fa Alberti Casellati è stata candidata dal centrodestra per la corsa al Quirinale. L’esito della votazione, però, è stato per lei negativo. Allo spoglio del quinto scrutinio ha ricevuto 382 voti ed è stata inoltre ripresa a scrivere costantemente al cellulare mentre il presidente della Camera Roberto Fico passava le schede.

Giulia Cortese

Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *