Fisco: Ruffini, ‘frodi per 4,4 mld da bonus e superbonus edilizi’

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”Purtroppo sono stati registrati numerosi casi di frode” legati ai bonus e superbonus edilizi. L’attività di analisi e controllo svolta dall’Agenzia delle entrate ”ha fatto emergere un quadro generale preoccupante”. Fino ad oggi è stato individuato ”un ammontare complessivo di crediti di crediti d’imposta inesistenti” per effetto delle norme contenute nel decreto legge rilancio, di 4,4 miliardi di euro. Lo afferma il direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, nel corso di un’audizione in commissione Bilancio al Senato.

Dei 4,4 miliardi individuati sono così suddivisi: a seguito di segnalazione dell’Agenzia delle entrate e della Guardia di finanza, 2,3 miliardi sono ora oggetto di sequestri preventivi da parte dell’Autorità giudiziaria; 160 milioni sono stati sospesi e scartati dall’Agenzia sulla piattaforma ‘cessione crediti’, per effetto delle disposizioni introdotte con il Decreto anti-frode; i restanti importi sono oggetto di indagini in corso e di richieste di sequestro preventivo inoltrate alle competenti Autorità giudiziarie, che ”porteranno, verosimilmente, a ulteriori sequestri”, afferma Ruffini. 

”Sono state riscontrate gravi irregolarità connesse alla creazione, anche da parte di organizzazioni criminali ramificate su tutto il territorio nazionale, di crediti d’imposta inesistenti”, spiega Ruffini. Attraverso un meccanismo di ”articolate concatenazioni di cessioni a società e persone fisiche interposte” i bonus ”sono stati in parte monetizzati presso istituti di credito o altri intermediari finanziari. In alcuni casi, i proventi delle frodi sono stati veicolati all’estero”.

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