Attacchi di body shaming nei confronti della cantante Emma Marrone e non solo, il 2022 è iniziato da poco, eppure, sembra di essere ancora nel passato
Si è da poco concluso il festival di Sanremo (qui l’articolo sulle accuse di sessismo), che oltre ad aver fatto parlare tanto in merito agli ottimi ascolti di questa annata, ha anche posto l’attenzione su temi che meritano più rilievo che mai. Emma Marrone è stata solo una delle vittime del body shaming, seguita da Michele Bravi e Gianluca Grignani, che sono stati presi di mira e commentati in maniera inadeguata.
Cos’è il body shaming e perché ha senso parlarne oggi
Prendere in giro, denigrare, insultare qualcuno per il proprio aspetto fisico: il body shaming è un atto che può assumere diverse forme. Nonostante se ne stia sentendo parlare solo di recente, il fenomeno negativo ha origini più lontane e forse, è sempre esistito.
Già durante il IV secolo A.C., all’interno dei versi di poeti antichi, la bellezza fisica veniva dipinta come “amabile, giusta, apprezzabile”, al contrario della bruttezza, definita come “inamabile, ingiusta, disprezzabile”. Una forma di giudizio estetico, basata su canoni imposti da altri, è sempre esistita, ma perché allora solo di recente se ne sente così tanto parlare?
La causa potrebbe essere riconducibile al particolare periodo in cui ci troviamo, un’epoca in cui la cultura dell’aspetto esteriore è predominante e occupa una buona parte dei contenuti visivi di cui fruiamo ogni giorno. Pensiamo semplicemente alla quantità di immagini ritraenti modelle, attori e attrici, cantanti e artisti con corpi perfetti che occupano buona parte dei programmi televisivi, i social network, le riviste e le pubblicità. Se una volta a diffondere il modello di donna e uomo “perfetti” erano i giornali e le sfilate di moda, oggi siamo letteralmente bombardati da canoni di bellezza in ogni ambito.
E quindi non scampa nessuno dal giudizio e dal commento sui social. Sembra che chiunque ormai abbia il diritto di esprimersi sulla fisicità e sull’estetica altrui.
Il caso Sanremo
Nonostante il fenomeno sia ormai conosciuto in tutto il mondo, per rendere evidente il problema nel nostro paese è stato necessario passare per il festival di Sanremo.
Al centro delle polemiche ci sarebbe il giornalista Davide Maggio, che senza mezzi termini ha bocciato il look scelto dalla cantante per esibirsi sul palco. Un giudizio sull’abito, se pur superfluo, sarebbe passato quasi inosservato, ciò che ha fatto molto discutere però è che ad essere giudicato non è stato lo stile di Emma Marrone, ma il suo corpo.
“Se hai una gamba importante eviti di mettere la calza a rete”, queste le parole del critico televisivo in una diretta streaming sul suo profilo social.
Un commento inappropriato e che soprattutto ha l’esuberanza di dare un giudizio sulla base di modelli che ad oggi, soprattutto ad oggi, non dovrebbero privarci di vivere e vestire come meglio crediamo.
Ovviamente, è arrivata anche la replica di Emma tramite il suo profilo Instagram: “Buongiorno a tutti dal Medioevo, il body shaming con linguaggio politically correct non so se è più imbarazzante o noioso, ma non commentiamo questo – ha scritto la cantante – mi rivolgo soprattutto alle ragazze, a quelle giovanissime. Evitate di ascoltare e leggere commenti del genere. Il vostro corpo è perfetto così com’è, dovete amarlo e rispettarlo e soprattutto dovete vestirvi come vi pare, sia che abbiate le gambe importanti o meno. Anzi, con le calze a rete abbinate anche una bella minigonna e mostratele queste gambe importanti”.
A sostegno di Emma si sono mobilitati, oltre che i fan della cantante, anche numerose persone che sui social hanno dimostrato solidarietà e hanno espresso la loro frustrazione in merito a una tematica che inizia a stare stretta nel 2022.
Il sostegno è arrivato anche da Ermal Meta e altri colleghi sui social, ma non tutti hanno trovato fuori luogo il commento del giornalista, lo stilista Diego Della Valle, infatti, ha prontamente difeso Maggio, sostenendo che “non si può più criticare niente“.
Tuttavia, ci ha pensato Antonella Clerici a ribattere all’ennesimo commento. Durante la sua trasmissione, infatti, ha detto: “Le è stato detto che se hai una gamba importante devi evitare di metterti le calze a rete. Ma siamo impazziti? Anzi, proprio perché hai una bella gamba ti devi mettere le calze a rete – ha iniziato la Clerici, aggiungendo – Emma era elegantissima, la più bella del Festival come eleganza, devo dire che è un brutto messaggio per le ragazze che si sentono a volte inadeguate”.
Infine, si è rivolta direttamente alle ragazze: “ricordate che è l’unicità che fa la differenza, non è il fatto di conformarsi a quello che fanno tutte. Io lo dico sempre, ho costruito il mio successo proprio dalle mie imperfezioni, e questa è stata forse la mia forza. Quindi mi raccomando, siate uniche e vogliatevi bene per quello che siete”.
Non solo Emma, anche Michele Bravi e Gianluca Grignani vittime di giudizi superficiali
Dopo Davide Maggio, anche Vittorio Sgarbi si è espresso in merito ai look di Sanremo a Dedicato, definendo il cantante Michele Bravi “tutto femmina”.
“C’era quell’altro che cantava una canzone di Battisti, che si chiama Bravi, tutto femmina. E cantava rivolgendosi a una donna come se fosse un maschio. La canzone è fatta da Battisti per una donna e lui era un uomo e la declinava al maschile”, afferma Sgarbi.
Anche in questo caso, Michele Bravi ha risposto al giudizio, affermando: “Sono orgoglioso di dare voce ad un approccio non giudicante dell’individualità. Non smetterò mai di dire con la mia musica ‘siate completamente voi stessi’ ” – ha scritto il cantante sul suo profilo social.
Emma e Michele Bravi non sono gli unici, vittima di insulti e body shaming c’è anche Gianluca Grignani.
Durante la sua esibizione sul palco dell’Ariston insieme a Irama, il cantante è diventato un trend su Twitter, e il motivo è tutt’altro che positivo. La maggior parte dei commenti, infatti, sono stati offensivi, ricchi di ironie sulla sua forma fisica e sul suo look.
A difendere il cantante c’è stata una buona parte di fan e non solo, anche Irama, intervenuto a Rtl 102.5, ha preso le sue difese, dichiarando: “Le persone sono cattive e stupide, soprattutto in un momento così difficile, in cui c’è tanta sofferenza, c’è tanto odio sempre. Cerchiamo di essere vicino uno con l’altro, aiutiamoci. Non siamo cattive persone. Ci siamo divertiti come pazzi, diciamo la verità”, ha concluso.