Serie A, Napoli e Inter reggono gli scontri al vertice. Cade una buona Juventus

La domenica di Serie A registra le buone prestazioni di Napoli e Inter che rimangono in corsa per lo scudetto. Una buona Juventus perde in casa contro i nerazzurri.

Juventus-Inter

Prima della partita, dallo Juventus Stadium una cantante ucraina e una cantante italiana stringendosi la mano hanno cantato il brano Imagine di John Lennon. Una invocazione di pace manchevole però di una fondamentale controparte, giacché la pace gli ucraini dovrebbero farla con i russi.

Comunque, il buonismo finisce col calcio di inizio del posticipo serale che si è poi rivelato ricco di proteste, polemiche, urla e giacche volanti. La Juventus ha giocato un ottimo primo tempo, forse la migliore Juve del campionato corrente. Vlahovic, Cuadrado, Morata, Dybala sono andati vicini al vantaggio. L’interista Lautaro Martinez, ammonito in avvio di match è stato poi graziato. Nel finale del primo tempo l’Inter, fino ad allora poco propositiva, è passata in vantaggio con un calcio di rigore che ha fatto infuriare i bianconeri, contrariati ovviamente dalla decisione dell’arbitro. Chalanoglu ha dovuto calciare dal dischetto due volte, segnando al secondo tentativo. Il secondo tempo è stato all’incirca in linea col primo. Dybala e poi soprattutto Zakaria hanno mancato il gol di poco, il centrocampista arrivato a gennaio ha colpito il palo. Inter mai pericolosa. Dzeko, Lautaro e Correa invisibili sotto porta, meglio i loro dirimpettai, Vlahovic, Dybala e Morata (inspiegabilmente sostituito da Allegri nel secondo tempo). È finita 0-1 per l’Inter, corsa scudetto e corsa Champions ancora aperte.

Atalanta-Napoli

A Napoli si sogna per poco e per poco ci si abbatte, per cui è ovvio sospettare che nei cuori dei tifosi azzurri siano in corso tumulti con prospettiva scudetto. La vittoria in casa dell’Atalanta (1-3 il risultato finale) è particolarmente significativa. Innanzitutto c’era l’ostacolo delle assenze. Osimhen, Di Lorenzo, Rrahmani erano stati finora tre titolari inamovibili, e quindi lo scetticismo e i piagnistei sarebbero stati giustificati. Invece in linea con verbo di mister Spalletti che non ammette lagne, i partenopei hanno giocato al massimo della determinazione, sfruttando le tre occasioni capitate negli oltre novanta minuti, e meritando ampiamente la vittoria.

L’inizio era stato tutto dell’Atalanta, bravissima a mettere gli avversari sotto pressione, ma poi una fuga sulla destra del ventiduenne terzino Zanoli, e il bel filtrante per Mertens mettevano le basi per il calcio di rigore che ha indirizzato la partita. Dal dischetto ha segnato Insigne. Proprio Insigne più tardi ha calciato perfettamente una punizione per l’occorrente Politano che ha incrociato per lo 0-2. De Roon ha accorciato di testa nel secondo tempo, ma poi un il Chucky Lozano in contropiede ha servito al macedone Elmas la palla che ha fissato il risultato finale. Si complica un po’ per i bergamaschi il percorso per accedere alla prossima Champions League, nel frattempo c’è l’Europa League da onorare.

Sampdoria-Roma

Sampdoria-Roma è stata una partita con poche emozioni. L’hanno vinta i giallorossi con un gol di Mkhitaryan nel primo tempo. La Roma sta acquisendo consapevolezza, sta maturando. La Sampdoria del nuovo corso non brilla, è altalenante come quella di Roberto D’Aversa, tecnico esonerato. Come spesso accade, cambiare l’allenatore non è la soluzione ai problemi. La zona retrocessione dista pochi punti.

Fiorentina-Empoli

Vicine di casa le due toscane, ma nella domenica di Serie A non si sono limitate ai convenevoli. La Fiorentina ha vinto 1-0 con un gol di Nico Gonzales, bravo a girare in porta di testa un cross di Biraghi. Qualche altra occasione c’è stata, da una parte e dall’altra, ma ad accendere gli ardori della dirigenza empolese è stato l’annullamento del gol del possibile vantaggio quando la partita era ancora sullo 0-0. Un presunto fallo di Pinamonti sul portiere viola Terracciano ha cancellato il vantaggio dopo i festeggiamenti. Il rosso per Luperto ha ulteriormente complicato la partita dell’Empoli. Spendiamo qualche parola per Sottil, tanto talento, deve concretizzare di più.

Udinese-Cagliari

Disfatta per gli uomini di mister Mazzarri in terra friulana. E pensare che il Cagliari era passato in vantaggio. Di Joao Pedro il gol rossoblu, arrivato per i tifosi dell’Italia con troppi giorni di ritardo. Poi il difensore bianconero Becao ha pareggiato in mischia, e dopo Beto da attaccante di razza ne ha segnati tre. La punta friulana, rapidissima, è a undici gol stagionali. La tripletta di Beto è stata intervallata da un gol di Molina, splendido pallonetto il suo, anche in questa azione c’era stato uno spunto di Beto, lesto a far partire il contropiede. L’anno prossimo, se trattiene i giocatori migliori, l’Udinese lotterà per un posto in Europa. Il Cagliari deve ancora faticare per conservare la categoria.

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