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Cosa ne sarà del conflitto dopo le stragi di Buča e Kramatorsk

Il momento del diritto internazionale umanitario Alle stragi in Ucraina seguono indagini certosine per incastrare i responsabili e sarà instituito...

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Il momento del diritto internazionale umanitario

Alle stragi in Ucraina seguono indagini certosine per incastrare i responsabili e sarà instituito un tribunale specifico. Intanto la risposta europea e americana è sempre la stessa, finanziare gli armamenti ucraini, fatto che secondo l’ambasciatore russo negli USA non sarà scevro di conseguenze (ancor più gravi)

La strage di Buča ha provocato più di 400 morti, con una efferatezza che ha fatto riemergere nella memoria collettiva Srebrenica, il Rwanda, Sant’Anna di Stazzemma, lasciando solo l’amara speranza che gli artefici e i responsabili indiretti di questo sterminio siano al più presto giudicati dal Tribunale Penale Internazionale dell’Aja. Le indagini sono in corso, secondo quanto ha dichiarato al The Economist (8.4.2022) Irina Venediktova, procuratrice generale dell’Ucraina, attraverso le ricerche sui campioni di DNA e le analisi condotte dalla polizia scientifica e dei medici legali. Dopo tre giorni di coprifuoco, il 5 aprile si è riaperta la città e sono subito state avviate le ricerche sui crimini contro i civili, attraverso inchieste a tappeto e interrogatori ai testimoni; sarà infatti essenziale risalire alle modalità e alle ore esatte dei decessi, per poter procedere alle denunce.

In guerra tutto è concesso?

Senza dubbio i conflitti bellici rappresentano la quintessenza del crimine, ma per evitarne la  totale degenerazione, nel 1899 e poi nel 1907, furono promulgate le Convenzioni dell’Aja e in seguito quelle di Ginevra del 1949, fino all’attuale diritto internazionale umanitario che tutela le situazioni di conflitto in cui si annullano le comuni prassi legali (cfr. https://cri.it/wp-content/uploads/2021/01/Diritto_Internazionale_Umanitario._Risposte_alle_vostre_domande.pdf ). Naturalmente, stupri e uccisioni di civili sono sempre reati gravissimi, tuttavia in guerra è molto più complesso reperire prove e testimoni, anche se in questo caso sono evidenti i corpi senza vita nelle strade e nei seminterrati, mentre varia di ora in ora la quantità di fosse comuni reperite, dato che la ricerca è in corso. Esiste anche un numero di telefono della polizia, per denunciare qualsiasi azione compiuta dall’esercito russo, mentre per l’identificazione dei soldati assassini, ci si affiderà a video girati privatamente oltre che a conversazioni telefoniche con racconti di omicidi. Non sarà indispensabile individuare gli esecutori dei crimini, sarà sufficiente il riconoscimento del comandante in capo, per attribuire la responsabilità a tutta la sua pattuglia, secondo la prassi del diritto bellico. Oleksandra Vyacheslavivna Matviichuk referente ucraina del Comitato delle Nazioni Unite contro la tortura e attivista contro la violenza sulle donne ha parlato di un lavoro di sinergia fra specialisti ucraini e internazionali, per la fondazione di un apposito tribunale internazionale che possa indagare su tutti i reati, anche su quelli minori, dei quali la Corte dell’Aja non si occupa.

Reazioni Nato-UE

Secondo l’agenzia Dire, gli Stati Uniti hanno reagito alla strage di Buča con l’invio di altri cento milioni di dollari di armamenti all’Ucraina, così il contributo complessivo degli Americani alla difesa armata anti-russa giunge a 2,4 miliardi. In Europa invece Borrel annuncia altri 500 milioni di euro per acquistare armi, mentre Von der Leyen parla di “umanità in frantumi” (agenzia Dire), pubblicando su Twitter una foto che immortala la sua stretta di mano con Zelensky e la scritta: “La Russia cadrà, mentre l’Ucraina marcia verso un futuro europeo”.

Nuove Sanzioni

E’ ancora incerto il destino delle importazioni di petrolio dalla Russia, mentre riguardo a carbone e combustibili fossili il nuovo pacchetto di sanzioni europee prevede il divieto di acquistarli dalla Russia, a partire da agosto 2022. I mezzi di trasporto via terra e le navi russe, eccetto quelli che trasportano cibo, farmaci o aiuti umanitari, non avranno accesso in Unione Europea e sarà vietata l’esportazione di diverse merci in Russia, dai computer al carburante per aerei, il legname, il cemento ecc. Le imprese russe non potranno partecipare ad appalti europei, gli enti pubblici non avranno alcun sostegno e sarà vietato depositare in Russia banconote o criptovalute in valuta dell’Ue. A partire dalle figlie di Putin, Katerina Tikhonova e Maria Vorontsova, molti oligarchi russi continueranno ad essere sanzionati.

Kramatorsk e l’embargo totale

Zelensky ringrazia l’Europa per il sostegno militare e finanziario, ma chiede di più, aspira all’ embargo totale per gas e petrolio russi, poiché continuando ad importare energia dalla Russia, si alimenta il suo senso di impunità e potenza. Soprattutto dopo l’8 aprile, con l’ennesima strage alla stazione ferroviaria di Kramatorsk, nella regione di Donetsk, dove sono state uccise dai razzi decine di persone che aspettavano i treni per l’evacuazione. L’Ucraina e la Russia si stanno accusando vicendevolmente per l’attacco, mentre Stati Uniti, UE e Regno Unito annunciano un ulteriore supporto militare per l’Ucraina. La richiesta di embargo totale da parte di Zelensky va nella stessa direzione della tanto contestata affermazione di Draghi, sulla scelta fra pace e condizionatore. Il nodo sarà esattamente questo.

Rischio di scontro Usa-Russia

Mentre, a livello internazionale e non solo in ambito pacifista, si moltiplicano gli appelli contro gli armamenti all’Ucraina, che aggraverebbero una situazione già allo stremo, anche Anatoly Antonov, ambasciatore russo negli Stati Uniti mette in guardia l’occidente. Infatti i convogli che trasportano armi sono legittimi obiettivi militari per la Russia, dunque è chiaro che “pompare l’Ucraina con armi e munizioni”, come ha dichiarato su Androknos, metterà facilmente Stati Uniti e Russia uno contro l’altro in maniera diretta.

 

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