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Serie A, a pasquetta cadono le stelle: Napoli e Atalanta frenate da Roma e Verona

Cadono le stelle nel lunedì della 33° giornata di Serie A. Atalanta e Napoli che aveva incantato per buona parte...

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Cadono le stelle nel lunedì della 33° giornata di Serie A. Atalanta e Napoli che aveva incantato per buona parte della corrente stagione, hanno detto addio agli obiettivi nell’infausta pasquetta.

Il Napoli e la Roma

Quando le due squadre si incontrarono nel girone di andata, gli uomini di mister Spalletti sembravano lanciati verso la vittoria dello scudetto. Fino ad allora infatti non avevano fatto altro che vincere, e proprio contro i giallorossi rallentarono, pareggiando allo stadio Olimpico. Il ritorno al Maradona ha portato un altro pareggio, ma va detto che le due squadre si sono approssimte alla partita in condizioni del tutto diverse rispetto all’andata. Il Napoli vagava tra incompiutezza, infortuni e giocatori scarichi. I picchi di Osimhen e Mertens tappavano malamente le buche. La Roma invece era cresciuta, giornata dopo giornata, nelle mani sapienti di un tecnico, José Mourinho, che ha saputo domare un ambiente caldo, facendo da scudo e arringando il gruppo, portandolo vicino al quarto posto in classifica, oltre le aspettative degli ottimisti.

La partita (1-1) non ha mostrato granché, il gol di Insigne su calcio di rigore (arbitro confuso, fortunatamente c’era la VAR), e pareggio di El Shaarawy quando i novanta minuti di gioco erano già trascorsi. Senza cedimenti la Roma potrebbe provare a raggiungere una posizione Champions, il Napoli dovrà cercare di consolidarla al più presto.

Il Verona si fa grande in casa dell’Atalanta

Ebbene sì, gli uomini di Tudor sono usciti vincenti (1-2) da un campo che negli ultimi anni era stato ostico per ogni sorta di avversario. Il calcio bello, propositivo ed efficace che ci ha offerto l’Atalanta dell’ottima gestione Gasperini, comincia a traballare. Nonostante intelligenti sessioni di calciomercato abbiano portato Koopmeiners e Boga, nonostante un settore giovanile tra i migliori di Italia, come spesso succede, chi non ha storia vincente fatica a stare in alto alla lunga. Questo non significa che il progetto bergamasco si arresti. L’Atalanta, risolte anche alcune questioni societarie non secondarie, potrà rimettersi in riga. Il Verona è una bella realtà. Il dopo Juric è stato gestito con criterio, la rosa è ben strutturata. Simeone, Caprari, Barak (per fare solo tre nomi), lasciati con troppa leggerezza da altre società durante le proprie carriere, stanno dimostrando di essere all’altezza dei compiti assegnati. Nella vittoria in terra lombarda un gol di Ceccherini e un autogol di Koopmeiners avevano fissato il risultato sullo 0-2 prima che Scalvini riducesse le distanze.

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