Il sindaco di Roma lo ha dichiarato durante un’assemblea straordinaria sull’emergenza rifiuti
In campagna elettorale si era dichiarato contrario alla realizzazione di un termovalorizzatore
Un nuovo termovalorizzatore da costruire in quattro anni a Roma. Lo ha annunciato il sindaco della capitale Gualtieri durante l’assemblea straordinaria del Comune di Roma sull’emergenza rifiuti. L’impianto sarà realizzato da Acea, società per azioni della quale il Comune di Roma detiene il 51% delle azioni, e sarà posizionato all’interno dell’area della città metropolitana. Il costo stimato per l’edificazione dell’opera ammonta a circa 150 milioni di euro. La decisione del sindaco di Roma è arrivata inattesa. In campagna elettorale Gualtieri si era dichiarato contrario alla costruzione di un termovalorizzatore e nel piano della Regione Lazio per la gestione dei rifiuti non è prevista la realizzazione di un impianto di questo tipo.
Gualtieri in relazione alla scelta di puntare sul termovalorizzatore ha spiegato in un post su Facebook che ha sintetizzato il suo discorso in aula la ragioni della scelta: “È tempo di chiudere una saga che dura da troppo tempo. Per questo, dopo un’attenta e approfondita valutazione degli sviluppi tecnologici più avanzati disponibili e un loro esame non solo in termini di costi ma anche di emissioni e di consumo di suolo, abbiamo deciso di dotarci di un nuovo impianto per la valorizzazione energetica dei rifiuti, che produca energia e che ci consenta di raggiungere l’obiettivo ambizioso ma possibile di zero discariche. Un termovalorizzatore a controllo pubblico da attuare con le migliori tecnologie disponibili.
Alle già robuste ragioni che ci hanno indotto a definire questo scenario, si è nel frattempo aggiunta anche la necessità di ridurre la dipendenza energetica dell’Italia, rafforzata dalla drammatica aggressione russa ai danni dell’Ucraina, e di contribuire alla riduzione dei costi dell’energia ormai divenuti insostenibili per le famiglie e per le imprese”.
Il piano di Gualtieri
Il progetto della giunta, spiegato dal sindaco in aula è di realizzare un impianto da 600 mila tonnellate che consentirà di chiudere il Tbm di Rocca Cencia e di abbattere del 90% il fabbisogno delle discariche nella capitale. Il piano, ha spiegato Gualtieri su Facebook :”comprende oltre al termovalorizzatore due biodigestori anaerobici, due impianti per la selezione ed il recupero di carta, cartone e plastica e nuovi centri di raccolta“. Secondo il sindaco grazie alla costruzione dei nuovi impianti, di cui una parte sarà realizzata attraverso i fondi del Pnrr, la capitale potrà chiudere il ciclo dei rifiuti e raggiungere i livelli delle altre capitali europee e dei capoluoghi del centro nord italia.
Secondo le previsioni date in aula dal sindaco Gualtieri, con la realizzazione dei nuovi impianti e del piano nel suo insieme il Comune di Roma potrà realizzare un taglio delle emissioni del 44%. Nello specifico l’amministrazione prevede una diminuzione del 15% per le emissioni su attività di trasporto, del 18% sull’impiantistica e del 99% delle emissioni da discarica.
Gualtieri ha dichiarato che con la realizzazione dei nuovi impianti: ”sarà possibile produrre il fabbisogno di energia elettrica per 150.000 famiglie l’anno e risparmiare il gas utilizzato da 60.000 famiglie l’anno, con un contributo molto significativo anche per politiche di contrasto della povertà energetica e al raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni e di maggiore autonomia dell’Italia”.
Il sindaco ha specificato che:” la completa chiusura e autonomia del ciclo dei rifiuti consentirà inoltre un vero e proprio abbattimento dei costi del trattamento, che ci consentirà di ridurre la Tari di almeno il 20% e di potenziare in misura significativa le attività di raccolta e di pulizia della città”.
Marco Orlando