Mattarella ricorda il valore e il diritto inderogabile della sicurezza del lavoro

Il Presidente della Repubblica Mattarella Il Presidente della Repubblica Mattarella

Il Presidente della Repubblica ha affermato che l’esigenza della sicurezza del lavoro sarà al centro della cerimonia del primo maggio al Quirinale

Mattarella ha parlato anche della necessità di garantire il lavoro per i giovani e la coesione sociale. 

Garantire un impiego ai giovani, la sicurezza sul lavoro e la coesione sociale. Il discorso del Presidente della Repubblica all’istituto Salesiano Bearzi di Udine ha dato molto risalto a questi tre temi, a due giorni di distanza dalla festa dei lavoratori.

Mattarella ha ricordato il giovane Matteo Lorenzon, studente della scuola visitata dal capo di stato, morto lo scorso 21 gennaio durante un tirocinio. “È una ferita profonda che interroga l’intera comunità, a cominciare da quella scolastica di cui era parte”. Ha dichiarato Mattarella, cha ha proseguito affermando che: “La natura del suo percorso formativo lo aveva portato in azienda. È accaduto quello che non può accadere, quel che non deve accadere. La morte di un ragazzo, di un giovane uomo, con il dolore lancinante e incancellabile che lo accompagna, ci interroga affinché non bisogni più piangere morti assurde sul lavoro. La sicurezza sui luoghi di lavoro è un diritto, una necessità, assicurarla è un dovere inderogabile. Questa esigenza fondamentale sarà al centro della cerimonia di dopodomani primo maggio al Quirinale. Ma quest’anno anticipiamo qui la celebrazione della giornata del lavoro in omaggio a Lorenzo, e a tutti coloro che hanno perso la vita sui luoghi di lavoro, affinché si manifesti con piena chiarezza che non si tratta di una ricorrenza rituale, astratta, ma di una occasione di richiamo e di riflessione concreta sulle condizioni del diritto costituzionale al lavoro”.

Il Presidente della Repubblica ha concluso il discorso sul tema affermando che: ”Il valore del lavoro per voi giovani e per chiunque non può essere associato al rischio della morte. La sicurezza del lavoro si trova al centro della sicurezza sociale, un valore fondante della società contemporanea”.

I giovani e l’occupazione

Mattarella ha riservato un passo del discorso al problema dell’ingresso delle nuove generazioni nel mercato professionale: ”Quando si parla di diritto del lavoro, sovente non sono i giovani al centro delle preoccupazioni. È un atteggiamento sbagliato. Il ritardo, che ci mette in coda alle statistiche europee, con il quale gran parte delle nuove generazioni riesce a trovare un’ occupazione non è condizione normale. Sono apprezzabili i percorsi che accompagnino i giovani a entrare nel mondo del lavoro, che deve rispettarli nella loro dignità di persone, di lavoratori, di cittadini. Che dii ai giovani quanto spetta, che consenta loro di esprimere le proprie capacità, affinché possano costruire il domani. E’ una necessità per il futuro stesso dell’intera società”.

Il tema della coesione sociale

Il presidente Mattarella ha dedicato infine un passaggio della sua orazione al tema della precarietà, rispetto al quale ha descritto le correlazioni con la questione della coesione sociale: “La crescita duratura impone che il lavoro cresca in quantità e in qualità. Diversamente che senso avrebbe lo sviluppo se al prodotto non dovessero partecipare anche i cittadini? Crescere in qualità significa anche affrontare il tema della precarietà: un problema acuto e una spina nel fianco della coesione sociale. Continuiamo a registrare lavoro irregolare che talvolta varca il limite dello sfruttamento, persino della servitù. Non mancano lavoratori e pensionati poveri, ai quali il reddito percepito non è sufficiente, anche in regione del carico familiare o l’assistenza a persone con gravi difficoltà”.

Marco Orlando

 

 

 

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