In Italia sprechiamo 104.000 litri di acqua al secondo per circa 9 miliardi di litri al giorno.
Sono questi i dati allarmanti che preoccupano maggiormente se affiancati agli ultimi avvenimenti, tra i quali la carenza d’acqua, la siccità, lo scioglimento dei ghiacciai, la crisi alimentare e la produzione di energia a rischio.
“La sete del pianeta è una delle prove più tangibili e drammatiche della crisi climatica globale”, aveva dichiarato lo scorso 22 aprile (giornata mondiale dell’acqua) il WWF, per ricordarci che sono sufficienti cinquanta litri al giorno, quantitativo minimo vitale. Secondo i dati riportati dal WWF nel report annuale “L’ultima goccia. Crisi e soluzioni del prosciugamento climatico”, circa 4 miliardi di persone sperimentano già una grave carenza d’acqua per almeno un mese all’anno.
Lo spreco di acqua potabile, ad oggi, è pari al 42% dell’acqua che scorre lungo i 500.000 km di rete di acquedotti.
Il consumo di acqua in Italia
L’Italia è il paese europeo che detiene il primato per il consumo di acqua potabile: si parte infatti da circa 150 L/giorno per arrivare addirittura a 240 L/giorno per persona. Tali dati, ovviamente, variano in base al periodo dell’anno e soprattutto alla regione di appartenenza. Inoltre, sono molto influenzati dalle condizioni climatiche e dalle abitudini di ciascun individuo. Al contrario di quello che si potrebbe pensare, la quantità di acqua usata a scopo alimentare, quindi per bere e per mangiare, rappresenta solo una piccola parte della percentuale totale del consumo. Infatti, il 96% dei litri di acqua utilizzati provengono dall’igiene personale, dalla pulizia della casa e dal lavaggio degli indumenti.
Più precisamente, per l’igiene personale si arrivano a consumare fino a 60 litri per doccia e fino a 130 litri per un bagno caldo. Dato molto trascurato, invece, è quello dello scarico de WC, che si aggiunge al calcolo con ben 12 litri, sommati agli altri 12 che vanno nel lavaggio a mano dei piatti e ai 24 se invece si sceglie una lavastoviglie.
Infine, il lavaggio dell’auto detiene una cifra ancora più alta, che va dai 140 ai 210 litri.
Da non dimenticare poi l’irrigazione che in un periodo normale (e quindi senza particolare siccità) vede un consumo di circa 18 litri ogni metro quadro di terreno.
Il consumo nel mondo
Se la percentuale di acqua dolce utilizzabile per attività umane è molto bassa, si parla circa dell’1% della quantità totale presente sul nostro pianeta, da questa piccolissima parte di acqua rimanente, oltre il 90% è impiegato in agricoltura.
Il fabbisogno minimo di un essere umano per assicurarsi la sopravvivenza è di circa 4,5 litri d’acqua ogni 24 ore, assunti sia in forma liquida sia attraverso i cibi.
Questi dati, però, sono soggetti a una variazione influenzata dal paese in cui ci si trova: in alcune zone, come ad esempio stati europei e del Nord America, una famiglia può permettersi di consumare dai 150 ai 350 litri giornalieri, mentre nelle zone più povere e secche, non si superano i 20 litri. Secondo l’Organizzazione Mondiale della sanità, in quel caso ci troviamo già di fronte a una sofferenza idrica, che ad oggi affligge il 41% della popolazione mondiale.
In Italia il 40% dell’acqua viene sprecato per i problemi della rete idrica
Ad aggiungersi alle cause di spreco, è anche il problema alla rete idrica. Nell’ultimo documento biennale dell’Istat sullo spreco di acqua, infatti, emergono i seguenti dati:
- Nel 2018, non sono collegati al servizio pubblico di depurazione 18 milioni di residenti.
- Le perdite idriche in distribuzione sono in costante aumento (42,0% nel 2018).
- Nel 2020 una quota pari all’87,4% delle famiglie è molto o abbastanza soddisfatta del servizio idrico.
- In 9 comuni capoluogo di provincia/città metropolitana, tutti nel Mezzogiorno, sono adottate nel 2019 misure di razionamento nella distribuzione dell’acqua.
- Nel 2020 il 67,4% di persone di 14 anni e più è attenta a non sprecare acqua.
Oltre a queste informazioni allarmanti, ciò che emerge dal report è in un anno vengono immessi nella rete idrica italiana 8,2 miliardi di metri cubi di acqua, di cui ne vengono utilizzati 4,7 miliardi. Gli altri 3,5 miliardi di metri cubi vengono dispersi a causa delle cattive condizioni dell’infrastruttura idrica, cioè di tubi vecchi e rotti.
Osservando i dati delle 14 città metropolitane, come riporta Il Post, “i problemi sembrano essere soprattutto al Sud”. Le situazioni più critiche sono a Palermo, “dove la percentuale di perdite idriche è al 45,7%, Reggio Calabria (46,6%), Messina (46,6%), Cagliari (48,4%), Bari (51,2%) e Catania (54,7%). Ma anche a Roma la percentuale è piuttosto alta, 45,1%, mentre i valori più bassi sono a Milano (18,7%), Bologna (28,3%) e Torino (32,6%)”.
Come combattere lo spreco di acqua
Evitare lo spreco di acqua è più semplice di quel che si possa pensare, le linee guida ci forniscono inoltre numerosi consigli che potrebbero portare anche a un risparmio in bolletta.
Chiudere sempre l’acqua quando non serve
Il risparmio parte proprio da piccoli gesti quotidiani. In primis è importante chiudere sempre l’acqua quando non è necessario, pensiamo ad esempio a quando ci si lava i denti oppure ci si insapona i capelli. Per quanto riguarda la barba, per risciacquare il rasoio mentre ci si rade, si consiglia di riempire prima il lavandino con poca acqua. In questo modo si può risparmiare dagli 8 ai 10 litri d’acqua al minuto.
Prediligere la doccia al bagno caldo, inoltre, permette di risparmiare fino al 75%.
Installare il frangigetto sui rubinetti
Questa soluzione garantisce un risparmio idrico fino al 50%: per una famiglia di tre persone vuol dire 6mila litri di acqua in meno all’anno. Inoltre, il riutilizzo di acqua dove possibile andrà ad aumentare ancora il risparmio.
Fare attenzione alle perdite
Un erogatore che funziona male può portare a consumarne fino a 2mila litri all’anno. Anche lo scarico del wc può avere dei difetti e perdere acqua. Infine, fare docce più brevi è una delle soluzioni migliori e che porta un risparmio di acqua più immediato. Partire da qui per diminuire i consumi e gli sprechi farà risparmiare non solo nello spreco di acqua, ma anche in bolletta.