L’installazione di otto arnie in quattro RSA in Lombardia tutelerà oltre 480 mila api
La riproduzione dell’84% delle specie vegetali europee dipende dagli Apoidei, la famiglia alla quale appartiene l’ape da miele; le api sono responsabili dell’impollinazione del 70% del cibo che finisce sulle nostre tavole (dati FAO).
Le api, sentinelle ambientali, hanno bisogno di essere protette. Oltre che per la produzione di miele e derivati, i simpatici insetti rivestono un ruolo fondamentale nell’ecosistema in quanto permettono circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta e garantiscono una alta percentuale di produzione globale di cibo. Facile comprendere perché l’Europa abbia voluto combattere l’inquinamento da neonicotinoidi, prodotti di sintesi usati nella concia del mais che avevano un impatto negativo sulle api stordendole ed impedendo loro di ritrovare l’alveare di riferimento.
La giornata mondiale per la protezione delle api
Venerdì 20 è la giornata mondiale delle api e diverse iniziative sono sorte lungo tutto lo stivale. A Milano in particolare ne è prevista una capace di creare sinergia con le scuole del territorio, occasione anche per un incontro tra più generazioni di cittadini.
Le ospiteranno alcune strutture del gruppo Korian per stimolare il confronto intergenerazionale sul benessere dell’ambiente e la tutela della biodiversità. Si chiama dunque “Bee Korian”, il progetto nato in collaborazione con Apicolturaurbana.it e incentrato sull’installazione di otto arnie in quattro Strutture Korian in Lombardia, in grado di tutelare circa 480.000 api (120.000 in ogni struttura). Inizialmente saranno interessate dal progetto le strutture Residenza Saccardo a Milano, Residenza Heliopolis a Binasco (MI), Casa e Residenza San Giulio a Beregazzo con Figliaro (CO) e Residenza Le Torri a Retorbido (PV). L’obiettivo del Gruppo è dare ulteriore concretezza agli obiettivi di responsabilità sociale (riduzione dell’impronta ecologica delle attività) ampliando il progetto nelle dieci regioni in cui è presente.
Il progetto, l’installazione delle arnie
Nella prima fase del progetto pilota, dopo l’installazione delle arnie, le api verranno lasciate libere di ambientarsi per qualche giorno, per favorire il loro volo di orientamento prima di essere inserite negli spazi adibiti. La seconda fase, invece, avrà luogo in autunno e favorirà l’incontro tra i giovani alunni e gli Ospiti delle Strutture per diffondere conoscenza sull’importanza delle api per la salute del Pianeta. Attraverso webinar e laboratori intergenerazionali bambini e anziani verranno coinvolti in attività educative e stimolanti, affiancati dai professionisti di Apicolturaurbana.it la cui esperienza, unita alla natura docile delle api, garantirà a tutti i partecipanti sicurezza e protezione.
Il coinvolgimento dei più giovani è già iniziato con il lancio di un concorso rivolto alle scuole dei quattro territori per chiedere agli alunni di disegnare un’etichetta. Quella che riceverà più voti sulla pagina Facebook verrà applicata sui barattoli contenenti il miele biologico prodotto a km 0 dalle api. Il miele verrà quindi distribuito a ospiti e operatori delle strutture, e naturalmente ai bambini.
Importante considerare anche la portata quantitativa del progetto: sono oltre 2000 i fiori che una singola ape bottinatrice è in grado di visitare in un solo giorno, la biodiversità ha bisogno di questo prezioso lavoro. Attraverso queste iniziative si viene a creare consapevolezza sull’importanza di questi insetti e si riesce a trasmettere il desiderio di tutela per garantire alle generazioni future cibo di qualità ricco di vitamine e nutrienti, ovvero la frutta e la verdura risultato del processo di impollinazione.
L’importanza delle api, alcuni dati scientifici sull’argomento
L’importanza delle api nell’intero ecosistema è confermata anche dai dati. Basti pensare che la riproduzione di circa l’84% delle specie vegetali europee dipende infatti dagli Apoidei, famiglia alla quale appartiene l’ape da miele. Inoltre, le api sono responsabili dell’impollinazione del 70% di quello che finisce sulle nostre tavole (dati FAO), mentre il 76% della produzione alimentare europea dipende dall’impollinazione degli Apoidei, con un valore economico stimato di 14,2 miliardi di euro all’anno. Oltre 300 mila specie di piante provviste di fiore richiedono infatti impollinatori animali, il 48% dell’impollinazione è effettuata da insetti appartenenti agli Imenotteri, tra questi le api. Tra le 20.000 specie di impollinatori, le specie del genere Apis sono le più numerose al mondo. Tra tutte, la più conosciuta è l’ape domestica, nome scientifico Apis mellifera, conosciuta mondialmente come ape italica.