NEWS > 18 Maggio
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La Renault cede le attività russe allo stato

La casa automobilistica francese ha venduto a un prezzo simbolico di un rublo anche la proprietà del marchio Lada La...

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La casa automobilistica francese ha venduto a un prezzo simbolico di un rublo anche la proprietà del marchio Lada

La Renault potrà riacquistare in determinati momenti dei prossimi 5-6 anni le attività cedute

La Renault ha ceduto le attività in Russia al governo. Dopo alcune settimane di trattative tra le parti l’accordo è stato raggiunto. Il consiglio di amministrazione della società francese ha approvato all’unanimità l’accordo per cedere il 100% delle azioni alla città di Mosca. La scelta è stata presa ufficialmente per salvaguardare i lavoratori degli stabilimenti automobilistici.

Oggi abbiamo preso una decisione difficile ma necessaria; stiamo facendo una scelta responsabile nei confronti dei nostri 45.000 dipendenti in Russia, preservando le performance del Gruppo e la nostra capacità di tornare nel Paese in futuro, in un contesto diverso“. Ha commentato l’amministratore delegato del gruppo Renault Luca de Meo.

Anche il sindaco di Mosca Sobyanin nel suo blog ha spiegato che l’intesa è stata raggiunta per la salvaguardia delle persone che prestano servizio nell’azienda automobilistica: “Il proprietario straniero ha deciso di chiudere lo stabilimento Renault di Mosca. Questo è un suo diritto, ma non possiamo permettere che migliaia di lavoratori rimangano senza lavoro. Pertanto, ho deciso di portare lo stabilimento nell’equilibrio della città e riprendere la produzione di autovetture con lo storico marchio Moskvich”.

L’accordo nel dettaglio

La società francese ha ceduto anche la propria quota del gruppo automobilistico avtoVAZ, pari al 67,69%, che controlla il marchio Lada, all’istituto di ricerca statale NAMI, che si occupa di ricerca e sviluppo dei motori, al prezzo simbolico di 1 rublo, che equivale a un centesimo di euro.

La cessione delle quote della società ha previsto un opzione di riacquisto che potrà essere esercitata in alcuni momenti dei prossimi 6 anni dal gruppo francese, il cui valore delle attività in Russia è stata stimata intorno ai 2,2 miliardi di euro. Il mercato del paese dell’est era importantissimo per la Renault, che in Russia produceva il 10% del proprio fatturato.

L’istituto di Mosca ha assunto anche il controllo dell’impianto di Togliatti, dove venivano prodotti diversi modelli del gruppo francese per il mercato russo e quelli del marchio Lada. La nuova proprietà continuerà a produrre le autovetture della casa automobilistica russa e fornirà assistenza alle macchine francesi. L’uscita di scena della Renault dalla Russia è avvenuta in un momento di forte flessione del mercato del paese esteuropeo. Nel primo quadrimestre del 2022 la vendita delle auto ha subito una flessione del 43%. Ad aprile la diminuzione delle vendite è stata del 78% per la chiusura degli stabilimenti determinata dalle sanzioni occidentali.

La riorganizzazione della casa automobilistica per fronteggiare le sanzioni

A causa del blocco economico occidentale, che ha vietato l’importazione in Russia di chip e altri componenti, il gruppo Lada è in difficoltà e sta cercando di rimediare le parti di cui ha bisogno sul mercato cinese.

Il sindaco della capitale russa Sobyanin ha spiegato come intende ristrutturare l’azienda ed affrontare le difficoltà connesse alle sanzioni occidentali: “Cercheremo di mantenere la maggior parte del team direttamente al lavoro presso lo stabilimento e con i suoi subappaltatori. KAMAZ diventerà il principale partner tecnologico del rinnovato stabilimento automobilistico di Mosca Moskvich. Nella prima fase verrà organizzata la produzione di auto d’epoca con motore a combustione interna e, in futuro, auto elettriche. Inoltre, insieme a KAMAZ e al Ministero dell’Industria e del Commercio della Russia, stiamo lavorando per localizzare la produzione del numero massimo di componenti per auto in Russia”.

Marco Orlando

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