Il Teatro di Roma, secondo l’associazione TdL che gestisce la programmazione dello stabile di Ostia, non garantisce la manutenzione ordinaria della struttura, il pagamento puntuale di artisti, personale e fornitori del Teatro del Lido e approva in ritardo atti imprescindibili.
Contestata anche la richiesta del Teatro di Roma di ridurre gli eventi gratuiti
Un teatro pubblico nella periferia di Roma, unico nel suo genere in Italia, rischia il blocco della programmazione. A Ostia da vent’anni è aperto un politeama, il Teatro del Lido, dove la programmazione artistica prevede la partecipazione del territorio. La struttura serve una zona della capitale nella quale vivono 300.000 persone, l’equivalente di una città di medie dimensioni, e presenta un modello di gestione innovativo che è stato studiato anche all’estero. Ma oggi, secondo l’associazione TdL, che gestisce la programmazione dello stabile, il Teatro di Roma, la società controllata dal Campidoglio che cura l’amministrazione del Teatro del Lido, non svolge correttamente il proprio lavoro e causa gravi problemi gestionali alla struttura amministrata.
L’associazione TdL denuncia i numerosi problemi del teatro
Il politeama è stato gestito fino al 2017 da Zetema, un’azienda strumentale del Comune di Roma che opera nel settore culturale. Poi con l’amministrazione guidata dalla Raggi è avvenuto il passaggio alla nuova società, specializzata nel settore teatrale.
La nuova gestione amministrativa per l’associazione TdL si è rivelata disastrosa. Un comunicato emanato dall’associazione pochi giorni fa, prima dell’assemblea di domenica con i cittadini sulla questione, ha esplicitato i problemi sopravvenuti: “A differenza del rapporto con Zétema, il precedente ente gestore del Teatro del Lido – spiega un passo della nota dell’associazione TdL – la relazione con l’Associazione Teatro di Roma non è stata sempre efficace: l’assenza di una cabina di regia – che pure era stata prevista dall’amministrazione in sede di delibera-, l’insufficiente trasparenza riguardo il budget stanziato per il Teatro del Lido, il sistematico ritardo nei pagamenti ad artist* e personale, la carenza di attenzione verso la manutenzione ordinaria e la sicurezza dei luoghi, i disservizi legati alla mancata liquidazione dei fornitori e l’estremo ritardo dell’approvazione di alcuni imprescindibili atti, in particolar modo sulla comunicazione, hanno reso problematica la continuità progettuale“. Dovrebbe essere chiaro per chiunque che un teatro che non può comunicare le attività al suo pubblico, che non può pagare le compagnie per tempo, che non può contare su una manutenzione ordinaria puntuale, non può funzionare”. La nota dell’associazione TdL prosegue spiegando che:” Lo scenario peggiore sarebbe quello di un blocco della programmazione, ad oggi ipotesi sempre rinviata grazie all’impegno della comunità dei lavoratori e lavoratrici del TdL, allo spirito di resilienza della Direzione Artistica e dell’associazione TdL. Quando finirà questa sequela di difficoltà per il Teatro del Lido? Fino a quando il sistema Tic non verrà gestito da altro ente, quale sarà la soluzione a questi problemi? E chi si prenderà in carico la responsabilità politica se il Teatro del Lido dovesse bloccare la programmazione a causa delle ormai insostenibili criticità? Quanti inverni al freddo, ed estati al caldo, dovranno ancora subire le/ gli spettatore/trici e le/gli artist* ospiti del TdL? Quanto è paradigmatico il caso del Teatro del Lido rispetto alle condizioni generali di carenza e fragilità dei Teatri in questa città?“.
Nell’assemblea di domenica le persone che sono intervenute hanno ricordato i problemi emersi nei cinque anni di amministrazione con il nuovo ente e ne hanno aggiunti altri: poca trasparenza da parte della società nel fornire i dati relativi ai fondi a disposizione e la richiesta da parte del Teatro di Roma di ridurre gli spettacoli gratuiti nonostante una gestione economica virtuosa della struttura. All’assemblea erano presenti due esponenti politici del X Municipio: la presidente del consiglio Pau e l’assessore al bilancio Sesa, il quale ha garantito il suo impegno in favore del Teatro del Lido e la difesa del suo modello di gestione.
Marco Orlando