Obiettivo è la conservazione e la relativa valorizzazione del “Agricultural Heritage Landscapes”
Paesaggio come legame tra agricoltura, eleemnto antropico e natura. Ha catalizzato l’attenzione dell’Unesco ormai da tempo.
Si dice che sia il biglietto da visita di città e comuni. È tanto importante da aver meritato, addirittura, l’emanazione di un Codice di gestione e disciplina (D.Lgs. 22 gennaio 2004, n.22), assieme ai beni culturali, che ne prevede assi portanti e modalità di fruizione, tutela, valorizzazione.
Il Paesaggio all’Università
È il paesaggio, l’ultimo arrivato nell’accademia nazionale. Viene così sviluppata l’impostazione del Codice Urbani, dal nome del ministro dell’epoca, entrato in vigore nel 2004. Immortalato in tutti i dipinti rinascimentali, pagina immancabile nella promozione turistica di alcune aree, il paesaggio oggi diventa anche, e forse diremmo finalmente, oggetto di studio. Mitizzazione della natura, che sia ricoperto di deliziosa vite o di pascoli, impreziosito da colline verdeggianti o adornato a bosco, il paesaggio è un tratto distintivo dell’italico ambiente. Ed assurge oggi agli onori della cronaca perché finalmente ha trovato idonea collocazione in un corso di studi universitario.
Il Paesaggio ed il coinvolgimento Unesco
La cattedra del prestigioso ateneo toscano – nata per favorire lo scambio e la circolazione di conoscenze tra mondo accademico e società civile, conferendo una dimensione internazionale ad un programma universitario di insegnamento e ricerca – avrà come professore titolare Mauro Agnoletti, docente di “Pianificazione del Paesaggio” e “Storia del paesaggio e dell’ambiente”, presso il Dipartimento di Scienze e tecnologie agrarie, alimentari, ambientali e forestali (Dagri).
L’iniziativa è finalizzata a promuovere un sistema integrato di ricerca, formazione, e documentazione sui paesaggi del patrimonio agricolo mondiale, contribuendo positivamente al rafforzamento delle competenze regionali, nazionali e internazionali nell’ambito dell’istruzione superiore su questo tema. Fra gli obiettivi della cattedra anche la pianificazione, la conservazione e valorizzazione del patrimonio rurale, in linea con gli obiettivi internazionali di sviluppo sostenibile. Una sistemazione organica della materia, dunque.
Il prof. Mauro Agnoletti, impegnato da anni sui temi della pianificazione del paesaggio rurale e della storia del paesaggio e dell’ambiente, è esperto scientifico della World Heritage List UNESCO e della Convenzione Europea del Paesaggio, oltre che coordinatore del Catalogo Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici. È stato anche presidente del Comitato Scientifico del programma mondiale della FAO sulla conservazione dei paesaggi agrari (Globally Important Agricultural Heritage Systems – GIAHS), ha coordinato la Convenzione per la diversità biologica delle Nazioni Unite e la Conferenza Interministeriale per la Protezione delle Foreste in Europa. È stato presidente dell’Osservatorio del Paesaggio della Regione Toscana. È stato vice presidente e cofondatore della Società Europea di Storia dell’Ambiente (ESEH), coordinatore del Dossier di iscrizione nell’UNESCO delle Colline del Prosecco e dei contenuti agroforestali del piano di gestione del sito UNESCO delle 5 Terre.
“Agricultural Heritage Landscapes“, questo il nome ufficiale dell’insegnamento, è ora la terza cattedra Unesco in seno all’Università di Firenze, fra le 39 in Italia: risale al 2006 l’istituzione della cattedra in “Sviluppo Umano e Cultura della Pace”, diretta da Paolo Orefice e Paolo Federighi, e al 2016 quella della cattedra in “Prevenzione e gestione del rischio idrogeologico”, diretta da Paolo Canuti.