giovedì30 Marzo 2023
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Genenta, la startup biotech milanese quotata al Nasdaq

Genenta Science, società di biotecnologie, attiva nello sviluppo di terapie geniche per la lotta ai tumori, guidata da Pierluigi Paracchi...

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Genenta Science, società di biotecnologie, attiva nello sviluppo di terapie geniche per la lotta ai tumori, guidata da Pierluigi Paracchi e nata come uno spin-off dell’Ospedale San Raffaele, è la prima startup italiana ad essersi quotata nel listino tecnologico di New York.

L’azienda è nata a Milano nel 2014 grazie ad un’idea dell’imprenditore Pierluigi Paracchi e lo scienziato Luigi Naldini, direttore dell’Istituto San Raffaele Telethon per la terapia genica

“A fine 2013, Naldini mi ha fatto vedere una sua pubblicazione, accettata da un’autorevole rivista scientifica, ‘Science Translational Medicine’: parlava dell’uso di un vettore per la cura ed il trattamento dei tumori. Ne sono rimasto affascinato. Con un esame che assomiglia ad un prelievo del sangue, si recuperano cellule staminali del paziente. Grazie ad un vettore virale preparato in laboratorio si inserisce, all’interno di queste cellule, una proteina antitumorale. A questo punto la cellula staminale, ingegnerizzata ed ‘armata’, viene rimessa nel sangue del paziente. La cellula madre produrrà cellule figlie, con all’interno la proteina antitumorale che andrà a rinforzare il sistema immunitario”, ha spiegato il co-fondatore dell’azienda Pierluigi Paracchi. La società, una piccola multinazionale, esegue tutta la sua ricerca in italia. Naldini è una delle tante eccellenze  italiane che hanno avuto significative esperienze professionali all’estero. È uno dei massimi esperti di genetica nel mondo ed ha sviluppato i primi vettori lenti virali, ovvero ha trovato il modo di trasformare l’involucro del virus HIV, responsabile dell’AIDS, in un veicolo per la terapia da infondere al cliente. Era il 1996, negli Stati Uniti. Ma agli inizi del Duemila, Naldini ha fatto una scelta controcorrente, ovvero di rientrare in Italia e continuare le sue ricerche al Tiget del San Raffaele per curare i tumori in modo innovativo. Già nel 2014 l’Economist aveva definito il lavoro di Genenta Science “una fiction scientifica che sta diventando un fatto”. Gli ingredienti del successo di questa startup sono dovuti sicuramente all’internazionalità del progetto, basato sulla qualità della ricerca italiana e sostenuto dai più prestigiosi family office del nostro Paese. A febbraio 2015 la società ha chiuso un round di investimento da 10 milioni di euro. Dopo due anni e mezzo, ne ha chiuso uno nuovo, da 7 milioni di euro. Risorse che le hanno permesso di completare la sperimentazione pre-clinica. “Un’eccellenza del biotech italiano taglia un traguardo straordinario: Genenta Science è la prima realtà nazionale a quotarsi a Wall Street di New York, nel listino tech americano. Una conferma importante del valore della nostra ricerca e delle nostre capacità imprenditoriali, un’ulteriore dimostrazione per il comparto delle biotecnologie della volontà di guardare avanti e di impegnarsi per rispondere alle esigenze dei pazienti e per la costruzione di un futuro migliore”, ha dichiarato Riccardo Palmisano, presidente di Federchimica Assobiotec. Nel marzo 2021 la società ha accolto nel board Anthony Marucci, presidente e Ceo di Celldex therapeutics, e ha nominato come cfo Richard Slansky, ex CFO di Biological Dynamics e di OncoSec Medical. Sono stati inoltre nominati tre nuovi advisor nelle persone di Alec Ross, docente all’Università di Bologna, Gaurav Shah, Ceo di Rocket Pharma – e Brad Loncar – fondatore e Ceo di Loncar Investment, tra i principali investitori in biotech negli Usa; inoltre, circa un anno fa lo stesso Paracchi ha nominato Stephen Squinto come chairman del board of directory, considerato un peso massimo nell’ambito dell’industria biotech, nella quale ha 25 anni di esperienza. Il metodo sta venendo testato in Italia su pazienti affetti da glioblastoma che provengono dal Policlinico Gemelli di Roma, l’Istituto Besta e il San Raffaele a Milano da altri ospedali lombardi.

Giulia Cortese

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