Innanzitutto il calciomercato, da Dybala a Pogba passando per le panchine saltate e rioccupate, l’estate già si è accesa.
Campionati e coppette hanno abbassato le saracinesche ma nella nuova era del pallone non esistono pause.
La settimana pallonara ci ha offerto il ct della nazionale italiana, egregio signor Roberto Mancini, piangere la penuria di risorse umane. Il mister ha fatto una preghiera pubblicamente. Signore, manda presto in Serie A i giovani promettenti che giocano adesso in Serie B, e fanne dei campioni. Se il futuro della nazionale italiana è affidato alla speranza, può andare peggio di com’è andata finora, fidatevi. Nel frattempo in Serie B giocatori effettivamente validi stanno mostrandosi, ma non guardano a loro le grandi del nostro calcio.
Le panchine
La stagione calda non ha ancora toccato i picchi roventi, eppure Fabio Pecchia, allenatore della Cremonese promossa in Serie A, si è dimesso per trasferirsi al Parma in Serie B. Abbiamo osservato attenti la cosa, e al principio delle motivazioni di questa scelta abbiamo intercettato una potenziale mancanza di autostima del tecnico. A guidare la Cremonese ci sarà il debuttante Alvini, proveniente dal Perugia. Altre panchine sono state lasciate scoperte dai rispettivi allenatori. Cioffi che ha fatto un buon lavoro a Udine, la abbandonato la nave per trasferirsi a Verona. Non ci spiegheremo mai perché. Proprio la panchina del Verona era rimasta vacante dopo l’addio di Tudor che andrà chissà dove. L’Empoli ha esonerato Andreazzoli, responsabile di aver ottenuto una sufficiente salvezza. Stanno per lasciarsi lo Spezia e Thiago Motta, col brasiliano probabilmente conteso da club più blasonati. È rimasto invece al suo posto l’allenatore della Salernitana, tale Nicola se l’è meritato, diciamolo. E poi la Salernitana aveva già partecipato alla settimana della follia separandosi dal bravissimo direttore sportivo Sabatini. Rino Gattuso slavo sorprese allenerà il Valencia, se Jorge Mendes farà un buon mercato, il mister saprà far funzionare la squadra.
Il mercato dei calciatori
I primi colpi (è il gergo pallonaro, non fateci caso) li ha fatti il Napoli che in attesa di vendere Fabian, Koulibaly e Zielinski, ha acquistato Mathias Olivera e il georgiano Kvaratskhelia, destinato a prendere il posto lasciato da Insigne. La Lazio ha sostituito il partente Lucas Leiva col classe 2000 Marcos Antonio proveniente dallo Shakhtar. La Juventus starebbe definendo da mesi gli acquisti di Pogba e Di Maria. I bianconeri hanno mollato Dybala e Bernardeschi che pare stiano cercando qualcuno disposto a ricoprirli di danari. Beati loro. Mkhitaryan ha lasciato la capitale, andrà probabilmente all’Inter. Centrocampista che arriva, centrocampista che parte, Perisic dall’Inter al Tottenham (è già ufficiale). La nuova proprietà milanista è presa dall’esigenza di rinnovare Rafael Leao, uno dei migliori calciatori dell’ultima Serie A. Kessie è migrato verso Barcellona. Il belga Origi, attualmente al Liverpool potrebbe vestire rossonero la prossima settimana. Si parla assai di Zaniolo che ambisce a chissà cosa. Lo vorrebbero Milan e Juventus. Mah.
Le neopromosse
In Serie A è tornata la Cremonese. Nella cabina di pilotaggio c’è Ariedo Braida, pluridecorato ex dirigente di Milan (soprattutto) e Barcellona. Ce l’hanno fatta anche i vicini di casa del Monza della premiata ditta Berlusconi-Galliani. E il Lecce ovviamente che è arrivato primo nell’ultimo campionato di B. Dunque, chi capisce di calcio sa fare calcio. Buone idee, buone relazioni e possibilmente qualche soldo sono la base indispensabile per ottenere risultati.