Al primo turno è testa a testa tra il raggruppamento delle formazioni di sinistra e la coalizione di centro. Mentre al secondo turno i sondaggi prevedono la vittoria dei centristi che però potrebbero non avere i seggi sufficienti per governare
L’alleanza di centro sinistra è più probabile, ma non è escluso un accordo anche con il centro destra
Il presidente francese Macron cerca una conferma alle votazioni legislative dopo la vittoria alle elezioni presidenziali. Ma dai sondaggi emergono dati che indicano come le consultazioni elettorali potrebbero riservare qualche sorpresa. Secondo l’ultima rilevazione di Ifop al primo turno delle elezioni la Nuovelle Union Populaire Ecologique et Sociale, una coalizione di partiti di sinistra, composta dai Verdi, Partito Socialista, France Insoumise e il Partito Comunista, otterrebbe circa il 26% dei consensi elettorali, appena un punto sopra “Ensemble!” il raggruppamento dei partiti centristi guidati da Macron. In terza posizione arriverebbe il partito Ressemblement National di Le Pen con il 21% dei consensi.
Al secondo turno invece la coalizione delle formazioni politiche che appoggiano il presidente della repubblica otterrebbe tra i 230 e i 290 seggi. Una quota vicina alla maggioranza assoluta, che si assesta a quota 289 seggi su 577, ma che potrebbe essere non sufficiente per poter governare in solitudine.
Le possibili alleanze
Il partito di Macron quindi, potrebbe aver bisogno dell’appoggio di altre formazioni per poter governare. La scelta dell’alleato dipende dall’esito delle elezioni, che è incerto a causa della bassa affluenza che potrebbe avvantaggiare la coalizione di centro rispetto a quella di sinistra. E per via della complessità del sistema elettorale francese. Al ballottaggio delle elezioni legislative infatti, possono accedere tutti i partiti che ottengono una quantità di voti pari al 12,5% degli elettori iscritti del collegio. Per ora i primi risultati elettorali che riguardano i francesi all’estero hanno decretato la vittoria di “Ensemble” in 8 circoscrizioni elettorali su 11 al primo turno. Nella scorsa tornata elettorale vinse in 10.
Il presidente francese ha nominato a fine maggio il nuovo governo, guidato dall’ex socialista Elisabeth Borne. La scelta del nuovo premier potrebbe essere il segnale della ricerca di un’intesa con la sinistra francese, o almeno con alcuni partiti, come i Verdi o il Partito Socialista, ideologicamente più vicini ad “Ensemble”. I centristi però potrebbero anche guardare destra, e più precisamente ai Repubblicani, dati al 10%. Ma per aprire il dialogo bisogna aspettate l’esito delle elezioni.
Marco Orlando