sabato1 Aprile 2023
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L’Argentina approva l’uso del grano transgenico

Con pesticidi più potenti, causa gravi danni alla salute e alla biodiversità L’Argentina ha approvato la legge che consente l’uso...

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Con pesticidi più potenti, causa gravi danni alla salute e alla biodiversità

L’Argentina ha approvato la legge che consente l’uso di grano geneticamente modificato, favorendo le aziende dell’agro business e danneggiando coltivatori e consumatori, che corrono gravi rischi per la salute

L’Argentina ha approvato la coltivazione e l’uso del grano transgenico. Con una risoluzione firmata il 12 maggio da Luis Contigiani, Segretario per l’Alimentazione, la Bioeconomia e lo Sviluppo Regionale della Nazione, il Paese sudamericano ha infatti consentito la produzione e la commercializzazione del grano IND-ØØ412-7, meglio noto come grano HB4, dal nome della tecnologia con cui è stato sviluppato. I danni che comporta la produzione del grano transgenico sono enormi, dalla salute umana e animale, alla contaminazione di altre colture. L’approvazione di questo tipo di coltivazione era già stata approvata nel 2020, ma era soggetta alla decisione finale del Brasile, principale acquirente di grano argentino. Con la conferma della Commissione Tecnica Brasiliana per la Biosicurezza (CTNbio) di acquistare la farina di questo seme geneticamente modificato, nel novembre 2021, il decreto firmato qualche settimana fa integrava l’autorizzazione alla semina del frumento HB4. Per la sua coltivazione viene usato l’erbicida glufosinato di ammonio, ancora più dannoso per la salute delle persone rispetto al noto glifosato. È stata questa la principale causa dell’opposizione da parte di movimenti contadini, produttori agro ecologici, esponenti del settore accademico, della società civile e rappresentanti della scienza critica del modello produttivo prevalente.

I problemi di salute che causa il grano transgenico

Fernando Frank, ingegnere agricolo, ha stilato il rapporto Il Pane nelle mani delle corporazioni, ed ha parlato con l’agenzia di stampa Biodiversidadla delle conseguenze negative dell’applicazione del glufosinato di ammonio: “L’uso di questo erbicida ha conseguenze dirette dovute ai residui che rimangono nei chicchi e, quindi, nelle farine e negli alimenti. Gli effetti negativi sulla salute causati da questo pesticida sono legati alla capacità di causare danni al materiale genetico umano, generando malformazioni e disturbi degli organi sessuali”. L’approvazione del grano HB4 comporta anche un grave rischio di contaminazione per le varietà di grano non transgeniche. Basta il polline che, spinto dal vento, si deposita su altre piante. Un altro rischio che si corre è che i semi vengano mischiati con quelli non transgenici, compromettendoli. Questo può avvenire durante la raccolta, il trasporto, lo stoccaggio o il confezionamento e, sommato alla crescente dipendenza dall’uso di agrofarmaci, “comporta un rischio elevato per la biodiversità e per l’autonomia dei produttori, che stanno diventando sempre più dipendenti dalle aziende. Soprattutto, è un ostacolo alla possibilità di modelli alternativi”, ha concluso Fernando Frank.

Gli effetti sul mercato

In Argentina, la soia e il mais transgenico occupano più del 60% della superficie agricola totale, grazie ad aziende come Monsanto, Syngenta, BASF, DuPont, che occupano la maggior parte dei terreni agricoli e sono leader mondiali sul mercato delle sementi e dei prodotti agrochimici. Ma il progresso di questa tecnologia non è solo negativo in termini di salute. Il via libera alla coltivazione del grano transgenico implica un peggioramento dell’attuale modello di agro business, già stremato dagli effetti ambientali distruttivi generati dalla deforestazione, dalle monocolture in tutto il mondo, e dalla crescente concentrazione della ricchezza. Numerose associazioni agrarie temono che ci saranno problemi con l’immissione sul mercato mondiale del grano geneticamente modificato e dei suoi derivati, a causa delle leggi sulla biosicurezza di altri paesi che etichettano i prodotti realizzati con colture GM, riducendone così la vendita. Tuttavia, va notato che Australia e Nuova Zelanda hanno già dato il via libera al frumento HB4, oltre all’approvazione cinese della soia HB4. La soluzione, per Fernando Frank, “è ascoltare coloro che si oppongono all’avanzata dell’agro business in Argentina e promuovono proposte inquadrate nella sovranità alimentare e nell’agroecologia, nella diversità delle colture e nella produzione alimentare locale. E molto chiaramente dal legame tra la classe operaia che produce, con la classe operaia che consuma, senza intermediari”.

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