Incendio a Malagrotta, per Gualtieri raccolta rifiuti a rischio

Unimmagine della nube a Valle Galeria Unimmagine della nube a Valle Galeria

Il sindaco di Roma ha spiegato che l’incendio di ieri al Tmb produrrà conseguenze immediate per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti

A Valle Galeria preoccupazione per la possibile presenza di diossina

Le parole di Gualtieri

L’incendio del Tmb non è solo un grave incidente, ma costituisce un danno significativo per il sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti a Roma, su cui avrà inevitabili conseguenze immediate. Siamo già al lavoro per ricollocare quanto prima le quantità trattate dall’impianto danneggiato e indirizzarle su altri impianti di trattamento e sui successivi sbocchi” Con queste parole il sindaco di Roma Gualtieri ha spiegato, in un post su Facebook i problemi dell’incendio divampato ieri nell’impianto di Malagrotta. Il Comune di Roma si è adoperato per adottare le misure opportune per evitare le possibili ripercussioni negative della nube che si alzata ieri a causa del rogo. Il Campidoglio e il Comune di Fiumicino hanno raccomandato di chiudere porte e finestre in caso di fumi persistenti e maleodoranti e di non usare i condizionatori.

Il sindaco Gualtieri poi, ha firmato un’ordinanza che ha previsto, per un raggio di 6 chilometri e per un periodo non superiore a 48 ore nel territorio del Comune di Roma la sospensione delle attività educativo-didattiche, ludico ricreative e sportive dei servizi educativi e dell’infanzia, compresi i centri estivi, pubblici e privati. Il provvedimento ha vietato anche il consumo di alimenti di origine animale e vegetale prodotti nell’area e il pascolo, il razzolamento di animali da cortile e l’ utilizzo di foraggi e cereali destinati agli animali, raccolti nella zona.

Le preoccupazioni dei cittadini di Valle Galeria

Dopo l’incendio a Valle Galeria c’è timore per la possibile presenza di diossina nell’aria dopo l’incendio. Claudio Fetoni del comitato Valle Galeria Libera ha dichiarato: ”Temiamo ancora per la diossina perché l’incendio è stato domato ma c’è del fumo che viene dai materiali plastici che stanno finendo di consumarsi. Siamo molto preoccupati perché fino a questa notte c’era una colonna di fumo nero che sembrava quella di un esplosione nucleare. Oggi la nube è grigio biancastro”. Fetoni ha ricordato i pericoli della zona: ”Valle Galeria non è solo a rischio di incendio. Siamo tra le zone di Roma più vessate da impianti industriali. Tutto questo porta il pericolo di incidenti rilevanti e il successivo, ipotetico effetto domino. Alle spalle dell’incendio infatti ci sono dei depositi di gas, mentre di fronte al rogo ci sono i depositi dell’ex raffineria, che sono vuoti ma non sono mai stati bonificati”. Fetoni ha proseguito spiegando che: “Sono anni che ci spendiamo per togliere e bonificare gli impianti da Valle Galeria. Nel 2014 un alluvione portò un disastro perché il deposito dei rifiuti ospedalieri fu invaso dall’acqua, a causa dell’esondazione del fiume Rio Galeria. Solo dopo l’accaduto è stato chiuso l’inceneritore di rifiuti ospedalieri vicino al deposito”.

L’ordine degli agronomi locale lancia l’allarme per i possibili danni all’agricoltura nella zona del Tbm

La nube che si è alzata ieri potrebbe avere conseguenze negative per l’economia agricola locale. Lo ha ricordato in una nota il presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Roma e Provincia Flavio Pezzoli: ”Se le diossine che si sono generate dall’incendio si depositeranno sul territorio circostante potrebbero mettere in ginocchio un’economia agricola in piena produzione. In particolare nelle zone di Maccarese, Ostia e Fiumicino. Occorre agire subito, per questo ci rendiamo da subito disponibili ed operativi per coordinare azioni di monitoraggio colture e foraggio, c’è un patrimonio zootecnico da preservare e daremo indicazioni a breve anche per le orticole. Proprio in questi gironi inizierà la trebbiatura del grano. Non c’è un minuto da perdere“.

Le critiche dell’opposizione verso l’amministrazione capitolina

Il Movimento 5 Stelle non ha lesinato critiche all’amministrazione capitolina dopo l’incendio di Malagrotta. Il consigliere Diaco ha scritto sul proprio profilo Facebook: ”Basta una fiammata e Roma cade nel caos. Per il rogo di ieri a Malagrotta c’è paura e preoccupazione: ci saranno nuovi disagi per la nostra città, come se la monnezza non stesse già invadendo le strade. Poi c’è il problema dei fumi tossici, per i quali tante persone vicine al Tmb sono costrette a stare con le finestre chiuse e a non uscire di casa, come fossero in una zona rossa. A loro va tutta la nostra solidarietà. Diciamo le cose come stanno: la situazione per la Capitale non si mette bene. E Gualtieri non sta facendo nulla, complici i media che non lo nominano mai… mentre quando andò a fuoco il Tmb Salario, ce lo ricordiamo bene, diedero subito la colpa a Virginia Raggi. Qui servono soluzioni, e servono subito!”.

Più moderata la posizione di De Priamo di Fratelli d’Italia in un post su Facebook : ”Un altro drammatico incendio in un impianto di rifiuti della Capitale con i fumi che si sono diffusi a grande distanza. Chiarire subito le responsabilità. Appare inadeguata in ogni caso la gestione dell’emergenza e si ripropone la questione dell’impatto ambientale sulla area della Valle Galeria da noi sempre posto”.

Marco Orlando

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