Claudio Abbado: uno dei più grandi direttori d’orchestra di sempre
Negli ultimi anni Abbado dirigeva raramente in Italia e andare a sentirlo, quelle poche volte che ve ne era l’occasione, era una sorta di evento mistico
Claudio Abbado nasce a Milano il 26 giugno del 1933, la sua è una famiglia ricchissima di stimoli culturali: il padre insegna violino al Conservatorio di Milano G. Verdi, la madre è scrittrice di storie per bambini e pianista, il fratello Marcello è pianista e compositore, la sorella Luciana è fondatrice del festival Milano-Musica e il fratello Gabriele, architetto. Dal 1968 al 1986, Claudio Abbado è direttore musicale del Teatro alla Scala. Sono anni di estremo fermento culturale, gli anni della contestazione in Italia e con Abbado si attua un vero e proprio rinnovamento dell’istituzione. Sono gli anni delle grandi prime di Luigi Nono e di concerti eseguiti nelle fabbriche, sono gli anni del cambiamento. Dopo quasi un ventennio alla Scala, Abbado lega il suo nome a molte altre prestigiose orchestre e istituzioni musicali a Londra, Vienna, Lucerna e dal 1989 sarà direttore artistico dei Berliner Philharmoniker per ben 12 anni. Nel 2013 l’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lo nomina Senatore a vita, ma lui sceglie di rinunciare allo stipendio da Senatore, per devolverlo sotto forma di borsa di studio per giovani studenti della scuola di musica di Fiesole. Abbado ci lascia nel 20 gennaio del 2014, a Bologna.
Andare a un suo concerto era un rito collettivo, un evento mistico; vedere la luce di cui si illuminava il direttore era unanimemente riconosciuto come un evento indelebile, e ogni sua performance qualcosa di indimenticabile.