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Addio a Leonardo Del Vecchio – Fondatore di Luxottica

Addio a Leonardo Del Vecchio fondatore di Luxottica Il fondatore di Luxottica aveva 87 anni ed era uno degli uomini...

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Addio a Leonardo Del Vecchio fondatore di Luxottica

Il fondatore di Luxottica aveva 87 anni ed era uno degli uomini più ricchi d’Italia

La notizia è stata diffusa questa mattina, Leonardo Del Vecchio, fondatore di Luxottica e presidente del gruppo Essiliux è mancato all’età di 87 anni. Del Vecchio, come riferiscono fonti mediche all’Agi, era ricoverato in terapia intensiva all’ospedale San Raffaele di Milano da ormai diverse settimane. Il decesso sarebbe stato causato da una polmonite non legata al Covid.

Chi era Leonardo Del Vecchio

Leonardo Del Vecchio, nato a Milano, è stato un imprenditore italiano, fondatore e presidente di Luxottica e presidente esecutivo di EssilorLuxottica, la più grande holding produttrice e venditrice mondiale di occhiali e lenti che ad oggi conta circa 80 000 dipendenti e oltre 9 000 negozi.

Negli ultimi anni, come si legge su Il Fatto Quotidiano, Del Vecchio si era concentrato sui suoi investimenti finanziari “rafforzando la propria posizione nei due crocevia del capitalismo italiano: Generali e Mediobanca”. Nel gruppo assicurativo triestino “l’imprenditore deteneva una quota del 4,8%, nell’istituto di piazzetta Cuccia (che ha sua volta primo azionista di Generali) il 19,4%”.

È stato anche un importante azionista di Covivio e Assicurazioni Generali. La sua ricchezza al 10 aprile 2022 è stata valutata dalla rivista Forbes per circa 27,3 miliardi di dollari, rendendolo il secondo uomo più ricco d’Italia e il 62º al mondo.

Luxottica, tutto ha inizio in provincia di Belluno

La carriera lavorativa di Del Vecchio parte da giovanissimo, infatti all’età di soli 26 anni ha creato dal nulla Luxottica, partendo da un piccolo terreno ad Agordo, in provincia di Belluno. L’azienda si è poi imposta negli anni come il colosso mondiale dell’occhialeria, fino alla fusione con il gigante delle lenti Essilor, nel 2017, che ha dato vita ad EssilorLuxottica.

Nei primi anni produceva solo occhiali e minuterie per conto terzi, per la Metalflex di Venas di Cadore, solo in seguito si mise a fabbricare per proprio conto. Ad oggi Luxottica è una compagnia a integrazione verticale, ricopre quindi al suo interno tutte le attività che accompagnano un occhiale, dalla produzione delle singole parti alla vendita. Gli stabilimenti produttivi italiani si trovano ad Agordo, Sedico, Cencenighe Agordino, Lauriano, Pederobba e Rovereto.

Nel 2012 è risultata essere la prima azienda italiana nel campo della moda per fatturato, essendo inoltre quotata con la sigla LUX nell’indice FTSE MIB della Borsa di Milano dal 2000 al 2018.

Il 16 gennaio 2017 è stata annunciata la fusione di Luxottica con il gruppo francese Essilor. Dal 1º ottobre 2018, Luxottica Group S.p.A. è una controllata della holding EssilorLuxottica, che dal 5 marzo 2019 ne detiene il 100%.

La successione

Come riporta Tgcom24, ora si aprirà il capitolo della successione.

Leonardo Del Vecchio aveva conferito tutte le sue azioni in una cassaforte di famiglia in Lussemburgo, la Delfin S.à.r.l – Del Vecchio, infatti, ne possedeva a suo nome il 25%, quota che aveva già deciso sarebbe passata alla moglie Nicoletta Zampillo al suo decesso – il restante 75% è stato diviso equamente tra i sei figli (12,5% a testa)”.

Leonardo Del Vecchio aveva però mantenuto il controllo del 100%, tramite l’usufrutto, fino alla propria morte.

Come riporta La Repubblica, da anni “l’imprenditore ha studiato con il legale Sergio Erede una governance che rendesse aziende e partecipazioni finanziarie immuni alle vicissitudini dei tre rami della sua famiglia”. Il suo braccio destro dovrebbe entrare nel board della holding Delfin.

I messaggi di cordoglio

Tra i primi messaggi arriva quello del presidente del Veneto Luca Zaia, che a Tgcom24 ha dichiarato: “È stato artefice della riscossa della nostra terra – inizia, aggiungendo – Amo ripetere spesso che solo i pessimisti non fanno fortuna. Penso che il cavaliere Del Vecchio sia stato la dimostrazione vivente di questo modo di dire; un uomo che con la sua determinazione e la sua visione del lavoro, dal nulla si è attestato nella classifica degli imprenditori di maggior successo in tutto il mondo. Desidero ricordarlo come uno degli artefici della riscossa della nostra terra, in particolare del riscatto economico delle nostre montagne. Il Veneto gli deve molto“.

Anche il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha espresso il suo “profondo cordoglio” per la scomparsa di Del Vecchio. “Per oltre sessant’anni protagonista dell’imprenditoria italiana, Del Vecchio ha creato una delle più grandi aziende del Paese partendo da umili origini, dall’accoglienza presso l’orfanotrofio dei Martinitt a Milano e dall’esperienza come garzone e operaio. Cavaliere del lavoro dal 1986, ha sempre coniugato l’apertura internazionale con l’attenzione per il sociale e per il territorio. Del Vecchio è stato un grande italiano: ha portato la comunità di Agordo e il Paese intero al centro del mondo dell’innovazione. Alla famiglia, le condoglianze di tutto il Governo e mie personali”, queste le parole che arrivano da Palazzo Chigi e riportate da La Repubblica.

Leonardo Del Vecchio è stato un grande italiano. La sua storia, dall’orfanotrofio alla guida di un impero economico, sembra una storia di altri tempi. Ma è un esempio per oggi e domani. Rip“, ha scritto in un tweet invece il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni.

Un’imprenditore straordinario, capace di dimostrare come coraggio, visione, determinazione e capacità possano creare nel nostro Paese aziende di successo, partendo da zero, così come è avvenuto in molti casi nell’immediato dopoguerra“, ricorda invece Luca di Montezemolo, ex presidente di Confindustria.

A livello territoriale il cordoglio arriva invece dal presidente della Lombardia, Attilio Fontana, che su Twitter scrive “Ci lascia un grande, grandissimo imprenditore: ‘l’imprenditore!”. Seguito dal sindaco milanese Beppe Sala, che ricorda a tutti come “Milano perde una delle figure più emblematiche della sua storia recente” e sottolinea che “il valore fondante di Milano è il lavoro e Leonardo del Vecchio vi ha speso tutta l’esistenza, fino all’ultimo suo istante”.

Del Vecchio lascia la moglie e i figli

Del Vecchio lascia sei figli avuti in tre diversi matrimoni. Era attualmente sposato con Nicoletta Zampillo, alla quale va il 25% della società, mentre ai sei figli spetta il 12,5% ciascuno.

I figli, tuttavia, non avranno la gestione operativa del gruppo, che resta in mano ai manager al vertice della Delfin e delle controllate.

 

 

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