Le criptovalute mostrano grafici altalenanti, ma sembra arrivato il momento della ripresa
Molti analisti danno la colpa alla spesa pubblica, però bisogna riconoscere che l’andamento altalenante delle criptovalute va al di là della crisi
Mentre assistiamo al più alto aumento di tassi degli ultimi 30 anni e al tracollo delle criptovalute, qualcuno si chiede se il bitcoin sia la più grande truffa della storia. La risposta ovviamente è no. La prima ragione è evidente: perfino le monete che hanno una banca centrale hanno difficoltà a gestire un momento di crisi del genere, figuriamoci delle monete decentralizzate come la maggior parte delle criptovalute.
Bitcoin in rialzo: sopra 20 mila dollari
Ad ogni modo il bitcoin si sta riprendendo. La regina delle criptovalute si attesta attualmente a 20.114 dollari, in rialzo del 3,13% nelle ultime 24 ore. Performance positiva anche per Ethereum che guadagna il 3,6% a 1.131 dollari.
Il punto di vista di Tone Vays
In uno degli ultimi podcast di Tone Vays, bitcoiner della prima ora e stimato analista, vediamo come i modelli d’investimento falliscano sempre, su qualsiasi valuta: “E’ vero che ci siamo basati su dei cicli finora – ci spiega Vays – ma non eravamo mentalmente preparati a tutto questo (Covid e guerra, ndr), basti pensare che ad aprile 2021 abbiamo toccato il top, anche grazie alle notizie di Elon Musk, Michael Saylor e Jack Dorsey (l’acquisto di Twitter e l’influenza positiva al valore delle cryptovalute, ndr)”.
I limiti della vecchia Europa
Vays tocca anche il discorso dei limiti della zona Euro: “Prendiamo l’Europa occidentale: è così bella, puoi andarci e sentirti al sicuro, sempre. Cammini per strada, ovunque, e hai la percezione di poter tornare a casa sano e salvo in qualsiasi momento, giorno e notte – ci spiega Vays – ma poi devi fare i conti con una spesa pubblica altissima, che limita molto la crescita e mette l’Europa in una condizione di inferiorità rispetto ai partner nordamericani”.