lunedì20 Marzo 2023
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Mobilità – I tassisti protestano contro il ddl concorrenza: slogan contro Uber e il governo

Presentato il ddl concorrenza: l’art. 10 prevede la liberalizzazione dei trasporti e l’entrata ufficiale di Uber, multinazionale dei trasporti automobilistici...

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Presentato il ddl concorrenza: l’art. 10 prevede la liberalizzazione dei trasporti e l’entrata ufficiale di Uber, multinazionale dei trasporti automobilistici privati

I tassisti non ci stanno, bloccano il servizio e vanno a Palazzo Chigi ad urlare slogan contro il governo e contro Uber, l’app che permetterebbe a chiunque di sostituire i tassisti

La protesta che blocca il centro di Roma da ieri

La protesta iniziata ieri dai tassisti non si placa. Continuano i disagi ovunque, ma soprattutto in centro, dove i turisti parlano di “orrore in pieno giorno”. Intorno a via del Corso, nei pressi di Palazzo Chigi, è tutto bloccato dai cordoni della polizia, che cercano di fronteggiare la rabbia dei tassisti: non solo slogan dunque, ma fumogeni e petardi, in pieno clima da stadio.

Il nodo dell’art. 10 del disegno di legge

Il problema è in ciò che è contenuto negli art. 8, 9 e 10 del ddl concorrenza: la liberalizzazione dei servizi automobilistici privati. Si permetterebbe infatti un “adeguamento dell’offerta di servizi alle nuove forme di mobilità che si svolgono mediante applicazioni web che utilizzano piattaforme tecnologiche per l’interconnessione dei passeggeri e dei conducenti”.
In questo modo chiunque potrebbe effettuare il servizio, in qualsiasi momento e a prezzi concorrenziali.

Il caso di Airbnb e degli Albergatori

È già successo con Airbnb, multinazionale dei servizi alberghieri, che permette attraverso un app di ospitare liberamente chiunque a prezzi estremamente concorrenziali. In pratica Uber sta ad Airbnb, come i tassisti stanno agli albergatori: eppure in quest’equazione c’è qualcosa che non va, perché come direbbe George Orwell, i tassisti ”sono più uguali degli altri”.

Sì, perché alla fine poi gli albergatori, dopo le iniziali proteste si sono adeguati al cambio di rotta, aggiustando i prezzi e migliorando un servizio che altrimenti sarebbe rimasto tale e quale. Ed è proprio a questo che serve la concorrenza: a migliorare i servizi. E i tassisti non possono far altro che accettare il fatto e adeguarsi. È la concorrenza, bellezza, e non puoi farci niente.

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