Twitter cita in giudizio Musk dopo la mancata acquisizione

L’azienda di microblogging ha deciso di ricorrere in tribunale per costringere l’imprenditore a comprare la società

La Chancery Court del Delaware, specializzata in contenziosi su fusioni e acquisizioni si occuperà del caso

Dopo l’annuncio i fatti. Twitter ha denunciato l’imprenditore americano Elon Musk per il mancato acquisto della società di microblogging. Il proprietario di Tesla e Space X aveva presentato ad aprile un proposta di fusione da 44 miliardi di dollari. Ma pochi giorni fa ha rinunciato a comprare l’azienda, motivando la decisione per la scarsa trasparenza mostrata da Twitter nelle informazioni riguardo i profili falsi o spam, stimati dalla piattaforma intorno al 5%. Secondo i legali del social network l’offerta presentata era però vincolante. E quindi l’azienda americana ha deciso di citare in giudizio Musk per obbligarlo a rispettare l’accordo stipulato. La società californiana ha scelto la Chancery Court del Delaware (stato in cui l’azienda ha la residenza), un tribunale di equità, in cui di affrontano le cause in base al principio di giustizia sostanziale.

La corte presso la quale si è rivolta Twitter è specializzata in contenziosi su fusioni e acquisizioni. Tra i casi di cui si è occupata negli ultimi 20 anni c’è quello di un azionista che nel 2002 si oppose alla fusione tra le società di computer Hp e Compaq. La citazione in giudizio nel 2008 compiuta dalla società chimica Hexion nei confronti di un’azienda dello stesso settore, la Huntsman, per porre fine alla fusione tra le due organizzazioni. Infine la causa tra le due società di lusso LVHM Monet Hennesy Luis Vitton e Tiffany & Company per un’ acquisizione nel 2020.

Il tribunale potrebbe condannare Musk a pagare una penale da 1 miliardo o ad acquisire la società. In alternativa i due soggetti potrebbero raggiungere un accordo extragiudiziale.

Una possibile chiave di lettura della citazione di Musk da parte di Twitter può essere individuata nella volontà della società di difendere la propria reputazione presso gli investitori. Il sospetto che il numero degli account falsi possa essere superiore a quello dichiarato dalla società potrebbe non essere benefico per l’azienda di microblogging, che non naviga in buone acque. Il valore delle azioni di Twitter da quando Musk ha annunciato la volontà di aprile è calato del 35% e il personale di ricerca delle risorse umane è stato ridotto pochi giorni fa del 30% dopo due mesi dal blocco delle assunzioni.

Marco Orlando

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