Le due agenzie di rating hanno evidenziato le ripercussioni che l’attuale crisi di governo potrebbe avere sull’economia
Nonostante i problemi Fitch ha confermato il rating BBB all’Italia
Moody’s e Fitch lanciano l’allarme sull’economia italiana. Nei giorni in cui Draghi si confronta con il parlamento per comprendere se può proseguire la propria azione di governo fino al 2023, due delle tre maggiori agenzie di rating mondiali espongono le ripercussioni che la crisi di governo potrebbe generare.
Le previsioni di Fitch
Secondo Fitch le riforme strutturali e il risanamento di bilancio potrebbero diventare più impegnative. L’agenzia di rating crede che i problemi del governo nascano dall’avvicinarsi delle elezioni politiche: “I recenti sviluppi sono ampiamente in linea con la nostra visione di lungo termine sul fatto le divisioni tra i partiti della coalizione che supportano il governo di unità, che si è insediato nel febbraio 2021, possano ampliarsi con l’approssimarsi delle prossime elezioni generali (attese entro giugno 2023), indebolendo potenzialmente l’agenda politica del governo“. Ha scritto Fitch in una nota. Per l’agenzia di rating si avvina un periodo di instabilità politica che non dovrebbe giovare al governo: “Qualunque cosa accada, l’Italia sta per entrare in un periodo di incertezza politica dopo 18 mesi di relativa stabilità e l’attuazione di alcune riforme. Anche se Draghi restasse premier, ci aspettiamo che i partiti che lo sostengono vadano in cerca di maggiore visibilità su alcune misure bandiera con l’approssimarsi delle elezioni, ampliando le attuali tensioni“.
Fitch crede che le pressioni maggiori dei partiti saranno sulla legge di bilancio: “Ci aspettiamo anche che esercitino pressione per un maggior allentamento fiscale nella prossima legge di bilancio”. L’agenzia di rating vede il ritorno alle urne come problematico dal punto di vista economico, soprattutto per le questioni legate ai fondi europei dedicati alla ripresa economica: “Al contrario, se si andasse subito al voto questo renderebbe estremamente stretto il cronoprogramma per approvare la legge di bilancio. E renderebbe più difficile per l’Italia centrare gli obiettivi per la prossima tranche dei fondi del NextGeneration Eu a dicembre, o indebolirebbe la capacità delle autorità di distribuire i fondi già ricevuti“.
Fitch ha confermato il rating BBB dell’Italia. Ha previsto per quest’anno un deficit leggermente maggiore di quello ipotizzato dal governo (5,9% sul pil rispetto al 5,6%), mentre per il 2023 ha pronosticato una diminuzione del disavanzo al 4,5% contro il 3,9% preventivato dall’esecutivo italiano.
Il giudizio di Moody’s
Anche secondo l’agenzia americana l’incertezza politica italiana rischia di avere delle ripercussioni sull’economia, anche se Draghi dovesse rimanere alla guida del paese: “L’attuazione delle politiche sarà più difficile in vista delle elezioni, in particolare per le politiche necessarie per sbloccare la terza rata dei fondi di risanamento dell’UE“. Ha scritto in una nota Moody’s, che ha segnalato anche come: “Il governo potrebbe anche avere difficoltà a trovare un accordo sul bilancio 2023, che dovrà presentare alla Commissione europea entro ottobre, o su politiche per gestire i rischi legati alla dipendenza dell’Italia dal gas russo“.
Marco Orlando