Lloyd Austin, Segretario alla Difesa degli Stati Uniti, ha sottolineato la necessità che le forze armate brasiliane rispettino la democrazia
Durante un incontro dei ministri della difesa di tutte le Americhe svoltosi a Brasilia il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin ha sottolineato la necessità che le forze armate brasiliane rispettino la democrazia e rimangano sotto il “fermo” controllo civile, rispondendo così alle minacce di un colpo di Stato da parte del presidente Jair Bolsonaro
Durante un incontro dei ministri della difesa di tutte le Americhe svoltosi a Brasilia , il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, ha sottolineato la necessità che le forze armate brasiliane rispettino la democrazia e rimangano sotto il “fermo” controllo civile. Austin ha sottolineato che i militari devono impegnarsi per lo stato di diritto e lavorare “per costruire istituzioni di difesa trasparenti, efficaci e guidate dai civili”. La dichiarazione è arrivata pochi giorni dopo che il presidente in carica, Jair Bolsonaro, che rischia di perdere le elezioni a favore di Lula, ha messo in dubbio il sistema elettorale brasiliano, lo stesso che lo ha visto vincere come deputato e come presidente. Jair Bolsonaro ha minacciato un colpo di stato, come abbiamo scritto qui , dicendo anche ad una trentina di ambasciatori e diplomatici che crede che i militari dovrebbero essere chiamati per aiutare a garantire la trasparenza nelle elezioni del 2 ottobre e nel conteggio dei voti, affermando: “L’esercito è dalla nostra parte”.
Gli Stati Uniti sono contrari
Durante l’incontro, il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, ha affermato che “una deterrenza credibile contro le minacce esterne richiede forze militari e di sicurezza preparate, capaci e sotto un fermo controllo civile. Più approfondiamo le nostre democrazie, più approfondiamo la nostra sicurezza” ha concluso. Lloyd Austin è un generale dell’esercito americano in pensione, ed ha tenuto colloqui bilaterali con le autorità di difesa brasiliane. Il governo degli Stati Uniti segue quindi da vicino lo sviluppo del processo elettorale brasiliano e insiste sul fatto che il risultato deve essere rispettato da tutte le istituzioni. Il governo di Washington ha persino suggerito che avrebbe interrotto il sostegno finanziario alle forze armate brasiliane se fossero intervenute nei risultati delle elezioni.