Calcio: la Lazio spegne l’Inter 3-1 all’Olimpico, decidono Luis Alberto e Pedro
La Lazio spegne l’Inter per 3-1 all’Olimpico nella terza giornata del campionato di Serie A e vola momentaneamente in testa alla classifica con 7 punti. I nerazzurri escono invece a secco dall’Olimpico, dopo aver fissato il tabellino dell’inizio di campionato a punteggio pieno insieme a Napoli e Roma, che tra domani e domenica avranno l’occasione per allungare sui nerazzurri: sabato i gallorossi a casa della Juventus e domenica gli azzurri a casa della Fiorentina.
A sbloccare lo stallo del primo tempo Felipe Anderson che di testa segna al 39′ su passaggio di Sergej Milinkovic-Savic: rapido passaggio al Var per verificare un possibile fuorigioco ma tutto regolare. Poco dopo l’Inter cerca il rigore con Dumfries atterrato in area ma sempre il Var certifica il fuorigioco di Lukaku che aveva fornito l’assist. Due occasioni a vuoto di Immobile al 16′ e al 37′, con in mezzo un attacco di Lautaro al 23′, anche questo a vuoto.
Vantaggio di poca durata, visto che al 51′ è Lautaro Martinez ad accorciare le distanze con il pallone nell’angolino basso di destra, 1-1. La sorpresa per i ragazzi dell’ex tecnico della Lazio Inzaghi arriva però al 76′ con un passaggio indietro di Pedro: intercetta Luis Alberto che con un destro a giro sorprende Handanovic, e poco conta la deviazione di Barella: 2-1 della Lazio, botta d’orgoglio mentre il pressing dell’Inter cresceva. Sarà poi Pedro a firmare il 3-1 dell’86mo minuto per chiudere definitivamente la partita.
L’Udinese vince in rimonta sul campo del Monza: di Udogie il gol vittoria che mette nei guai Stroppa
Prima vittoria per l’Udinese, ancora una sconfitta per il Monza. E’ questo l’esito del primo anticipo della terza giornata di Serie A. Finisce 1-2 con il gol di Colpani che illude la tifoseria brianzola ancora in atteso del primo punto nel massimo campionato.
Berlusconi dopo sconfitta Monza, ‘arbitraggio scandaloso’
“Un arbitraggio davvero scandaloso… Come si chiama l’arbitro”? Silvio Berlusconi, visibilmente contrariato per la sconfitta 1-2 del suo Monza ad opera dell’Udinese si rivolge così ai giornalisti dopo la partita. A chi gli ricorda che il nome del giudice di gara è Di Bello, lui replica: “Ecco, dovrebbe chiamarsi Di Brutto…”.
nizio di campionato difficile per la formazione che Galliani e Berlusconi hanno costruito senza badare a spese. Tanti gli acquisti realizzati ed è anche questo, probabilmente, ad aver reso particolarmente complicato il lavoro di Giovanni Stroppa.
Venendo alla partita, i primi trenta minuti vedono le due squadre molto bloccate, anche perché la posta in palio è già importante con entrambe le formazioni sul fondo della classifica. A sbloccare il match è Colpani al 32′ ma la gioia brianzola dura appena quattro minuti. E’ questo il tempo che ci impiega Beto per battere Di Gregorio e ristabilire la parità: è proprio sull’1-1 che si va all’intervallo.
Nella ripresa, il copione non cambia. Birindelli in avvio di secondo tempo ha una buona occasione ma non riesce ad approfittarne. Lo fa nel finale, dopo gli inevitabili cambi, Udogie: al 77′ l’esterno, acquistato dal Tottenham di Conte, finalizza al meglio un uno-due con Nestorovski. Il Monza prova subito a reagire ma rischia di prendere anche il terzo: Pereyra segna ma è tutto fermo per fuorigioco. Finisce così 1-2 un risultato che mette nei guai Stroppa.