Vedo che in queste ore aumentano gli esponenti politici che si stracciano le vesti e alzano la voce per il costo insostenibile delle bollette. E fanno a gara dalla destra al M5S ad essere i primi della classe.
Tuttavia ogni tanto un esercizio di memoria bisognerebbe farlo: dove erano il 14 settembre di un anno fa quando lanciammo l’allarme bollette e il ministro proposto dal M5S Cingolani ci rispose in modo assolutamente ridicolo?”. Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni.
“Se avessero dato seguito alle nostre preoccupazioni, al di della drammatica emergenza della guerra, forse oggi – prosegue l’esponente dell’Alleanza Verdi Sinistra – non saremmo in queste condizioni”.
“A questo Paese serve una classe politica seria, competente, autorevole che non insegua solo i like e le battute tv, ma che si misuri e dia risposte – conclude Fratoianni – alle conseguenze della crisi ambientale e alle diseguaglianze crescenti, e in questo caso con provvedimenti immediati”.
“‘Togliere qualcosina alla sanità pubblica’. Forse gli sarà scappato per ingenuità ma l’esponente della Lega ha svelato finalmente il volto della destra se riuscirà ad andare al governo: tagliare la sanità pubblica”. Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni.
“Peraltro in questi anni – prosegue l’esponente dell’Alleanza Verdi Sinistra – molti cittadini hanno potuto verificare sulla loro pelle il disastro delle politiche sulla sanità nelle regioni con giunte di centro destra”.
“Oggi si aggiunge una ragione in più molto concreta per non votarli e per non farli votare – conclude Fratoianni – se ci teniamo all’interesse comune”.
“Per noi la candidatura di Ilaria Cucchi ha un valore straordinario, quelle come la sua sono figure che raccontano storie che indicano un’ idea di paese , che sia fondato sulla giustizia, sui diritti di tutti. Sono storie che raccontano e indicano la dignità, la forza e la tenacia del paese che vorremmo costruire. Storie come queste hanno una forza più grande di mille parole. La candidatura di Ilaria è un pezzo del nostro programma politico . Questa lista immagina un paese più libero più giusto è più verde. Candidature come queste rappresentano una speranza e una possibilità”. Prima della presentazione di Ilaria Cucchi al Senato a Roma al Parco degli Acquedotti sotto la targa in ricordo di Stefano Cucchi.
“Questo è un paese dove il lavoro povero dilaga e anche quando si lavora si rischia di finire in povertà. Gli stipendi da 30 anni vanno indietro. Non solo non aumentano per coprire il costo della vita ma vanno all’indietro. Questo è un paese nel quale ancora troppe persone vivono nella condizione di sfruttamento del lavoro. Io credo si debba porre rimedio, ad esempio con una legge come quella fatta in Spagna per cancellare la precarietà e riportare il contratto a tempo indeterminato alla forma principale del meccanismo di assunzione. Bisogna ricostruire un meccanismo come quello della scala mobile”.
“Se le bollette, gli affitti e i generi alimentari vanno verso l’alto – ha detto – l’unica cosa che resta ferma non possono essere gli stipendi e le pensioni. Dobbiamo creare meccanismi che proteggano il potere d’acquisto dei salari e delle pensioni e ridiano dignità alle persone di questo Paese. Candidature come quelle di Ilaria Cucchi e Aboubakar Soumahoro indicano questa strada”.
Forti dubbi sullo scostamento di bilancio, servono 50 mld extraprofitti’
“Io ho molti dubbi che si debba fare uno scostamento di bilancio, Salvini lo propone cioè togliere altri soldi ai cittadini, per rispondere ad un’impennata ormai fuori controllo del costo del gas, un’impennata che spesso si crea grazie a fenomeni speculativi naturalmente agevolati anche dalla guerra e dall’aggressione russa all’Ucraina”.
“C’è però un punto che sfugge al dibattito politico di queste ore: è il punto degli extra profitti – prosegue l’esponente dell’Alleanza Verdi Sinistra – che le aziende energetiche italiane , soprattutto quelle pubbliche, hanno raggranellato in questi mesi con una cifra che ha raggiunto i 50 miliardi di euro”.
“Sono soldi sottratti alla collettività – conclude Fratoianni – e mentre si fa un lavoro giusto per un tetto europeo al prezzo del gas che è misura utile e necessaria e che speriamo che arrivi al più presto, quei 50 miliardi devono essere messi ora a disposizione di famiglie ed imprese.”