Considero indegno e vergognoso l’attacco a Gratteri da parte del Pd calabrese, che lo accusa di voler ‘essere la legge’.
“Innanzitutto, reputo assurdo diffondere notizie non veritiere, senza neanche averne titolo, da parte del garante campano dei diritti dei detenuti su un presunto sovraffollamento della casa circondariale di Vibo Valentia, che delegittimano l’attività di Gratteri e della Dda di Catanzaro. Le Istituzioni non si comportano così. Ma, soprattutto, considero indegno e vergognoso l’attacco a Gratteri da parte del Pd calabrese, che lo accusa di voler ‘essere la legge’. La mia totale vicinanza e massima solidarietà al procuratore Gratteri. Il suo preziosissimo lavoro contro le organizzazioni mafiose ha definitivamente certificato la loro capillare diffusione e ramificazione, soprattutto della ‘ndrangheta, non solo in Calabria ma in tutta Italia e nel mondo e le ha colpite duramente. A Nicola Gratteri e alla sua squadra, fatta di donne e uomini che – esattamente come lui, ogni giorno si impegnano per garantire sicurezza al nostro Paese e che fanno della lotta per la legalità il fulcro della propria esistenza, mettendo spesso a repentaglio la propria vita e quella dei propri cari- grande onore e riconoscenza”. Lo dichiara il Questore della Camera e deputato di Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli.
“Piena condivisione, inoltre, dell’attività del sindacato Sappe. Encomiabile il loro lavoro. Altro che sovraffollamento. Il reale problema era ed è la carenza organica del personale di Polizia Penitenziaria. È urgente dunque adottare un adeguato piano di potenziamento degli organici, cancellare immediatamente la ‘vigilanza dinamica’, il cosiddetto regime delle celle aperte, voluta dal Pd e dall’ex ministro della Giustizia Andrea Orlando: ad essa è certamente imputabile l’aumento degli eventi critici e degli attacchi agli agenti da parte dei detenuti. Dotare gli agenti di taser e di ogni altro strumento all’avanguardia tecnologica per garantire sicurezza. Fratelli d’Italia sarà sempre al fianco della Polizia Penitenziaria, continuando a sollecitare una maggiore attenzione verso le enormi problematiche con cui devono confrontarsi gli agenti, perennemente sottoposti a rischi gravissimi durante lo svolgimento dei propri compiti istituzionali”, conclude Cirielli.