“Da quando è entrata in vigore la legge che vieta le buste di plastica-shopper non biodegradabili si è dovuto fare i conti con la produzione illegale degli stessi. Questo fenomeno, oltre a permettere guadagni illeciti, è sfruttato dalla criminalità organizzata per il controllo del territorio sotto forma anche di ‘pizzo'”. Lo afferma Stefano Vignaroli, presidente commissione Ecomafie, commentando i risultati della “Relazione finale sul mercato illegale delle buste di plastica-shopper” approvata dalla stessa Commissione.
“Grazie all’impegno delle forze dell’ordine e di Assobioplastiche questa illegalità sta gradualmente diminuendo. Anche la Commissione ha dato il proprio contributo con una serie di protocolli d’intesa tra la Commissione, Carabinieri e Assobioplastiche che hanno permesso ad alcune Polizie locali di ampliare i loro ambiti territoriali di competenza – conclude Vignaroli – Ciò ha visto attiva la Commissione in una serie di operazioni di controllo sul territorio che hanno portato ad alcuni sequestri di aziende che producevano in maniera illegale. Rivolgo un ringraziamento anche al Nucleo ambiente e decoro (Nad) della polizia locale di Roma e all’Unità operativa tutela ambientale della polizia locale di Napoli. L’impegno delle istituzioni sta permettendo di ridurre significativamente il fenomeno”.