Caffè elisir di lunga vita. Bere 2-3 tazze al giorno, che sia decaffeinato, macinato o istantaneo, è stato associato a una significativa riduzione delle malattie cardiovascolari e della mortalità. Questa la conclusione di uno studio australiano, coordinato dal Baker Heart and Diabetes Research Institute di Melbourne e pubblicato sull”European Journal of Preventive Cardiology’.
I ricercatori hanno analizzato i dati di 449.563 partecipanti, età media 58 anni, per circa 12 anni e mezzo. E hanno valutato gli effetti dei diversi tipi di caffè: decaffeinato, macinato e istantaneo. Il consumo di caffè macinato e istantaneo (1-5 tazze al giorno) è risultato associato a una significativa riduzione dell’aritmia, beneficio non ottenuto dal decaffeinato. Tutti i vari tipi di caffè erano associati a una riduzione di malattie cardiovascolari, con un rischio più basso con 2-3 tazze al giorno rispetto ai non bevitori. La mortalità per tutte le cause è risultata significativamente più bassa con un consumo di 2-3 tazze al giorno, senza differenze fra decaffeinato, macinato o istantaneo. “L’assunzione di caffè da lieve a moderata non deve essere scoraggiata, ma piuttosto considerata parte di uno stile di vita sano”, sottolineano i ricercatori.