Daniel Ortega e la moglie, Rosario Murillo, con delle elezioni che gli oppositori definiscono una farsa, cercano di puntellare il loro potere in Nicaragua. Oggi il Paese centroamericano va alle urne per elezioni locali, ma, secondo molti esponenti dell’opposizione, sono assolutamente falsate, con persone che risultano candidate, ma che non hanno mai presentato alcuna candidatura. Una delle liste civetta è quella del Partito Liberale Indipendente, creato dal nulla da Ortega per simulare la competizione in un processo segnato dalla repressione. Alla fine il partito al potere, il Fronte sandinista, consoliderà il controllo totale in quasi il 95% dei 153 Comuni del Paese, confermando comunque la debolezza del sistema elettorale, che ha permesso alla coppia presidenziale di perpetuarsi al potere.
Secondo l’Osservatorio elettorale indipendente Urnas Abiertas, ci sono più di mille falsi candidati nelle elezioni comunali, i cui nomi figurano in lista ma solo perché è stata ”rubata” la loro identità da partiti che si spacciano per l’opposizione per riempire le liste elettorali. Un’altra ong, Open Ballot Boxes, ha raccolto 1.158 testimonianze di usurpazione che provengono da 33 Comuni e sette dipartimenti, elencando i nomi dei partiti che hanno fatto ricorso a questa tattica: il Partito Liberale Costituzionalista , l’Alleanza per la Repubblica , il Partito Liberale Indipendente e l’Alleanza Liberale del Nicaragua. Oltre a questa pratica irregolare, il clima elettorale è inesistente in Nicaragua. Queste elezioni sono le più “irrilevanti della storia” da quando esiste il municipalismo, concordano gli esperti elettorali. In primo luogo, perché si verificano in un momento di massima repressione e consolidamento di uno schema a partito unico. Lo sfondo di queste elezioni locali sono state le elezioni generali del 2021, quando Ortega e Murillo hanno arrestato tutti i candidati alla presidenza, hanno sciolto i partiti di opposizione e si sono dichiarati vincitori. In secondo luogo, lo scorso luglio, il regime ha sferrato un colpo ai cinque sindaci espressione dell’opposizione: ha fatto irruzione da parte della polizia nelle amministrazioni di queste storiche roccaforti antisandinistiche e deposto gli amministratori. L’ultimo sondaggio dell’azienda CID Gallup, condotto tra il 26 settembre e il 10 ottobre, rivela che il 52% degli intervistati ha dichiarato che non voterà alle elezioni comunali. Qualcosa in linea con la percentuale di partecipazione alle elezioni politiche del 2021, quando l’ astensione era stata dell’81,5% .