Come è possibile evincere dagli ultimi confortanti dati del terzo trimestre 2022 il mercato immobiliare commerciale in Italia continua la sua fase di crescita.
Come è possibile evincere dagli ultimi confortanti dati del terzo trimestre 2022 il mercato immobiliare commerciale in Italia continua la sua fase di crescita. Rispetto agli anni passati, specificatamente il 2021, il mercato immobiliare italiano nel 2022 chiuderà in rialzo con un volume di investimenti complessivo pari a circa 11 miliardi di euro rispetto ai 10 miliardi dell’anno precedente. Nello specifico, la nota positiva è che il 70% degli investimenti nel mercato immobiliare provengono da capitali esteri, che immettono dunque liquidità nella nostra economia. Quel che è certo, comunque, è che questo trend si pone con un interessante indicatore circa lo stato di salute del settore, in particolare per quanto riguarda le categorie del ricettivo, della logistica e degli asset adibiti ad uso direzionale.
Il mercato immobiliare commerciale
I primi due trimestri del 2022 hanno visto l’Italia raggiungere un volume pari a 8,7 miliardi di euro di investimenti, con i rendimenti primari in crescita su praticamente tutti i settori di interesse. Nello specifico, il secondo trimestre da solo ha visto investimenti pari a 3,1 miliardi di euro, con una percentuale però leggermente inferiore rispetto allo scorso anno. A sorprendere ulteriormente sono gli indicatori economici del mercato immobiliare commerciale del terzo trimestre, ovvero il periodo che copre i mesi di luglio, agosto e settembre. Il volume di investimento immobiliare in questo periodo è pari a 2,7 miliardi di euro con una crescita sostanziale del 22% rispetto all’anno precedente, portando la cifra totale di investimenti fino a questo periodo a circa 9,1 miliardi di euro. All’interno di questa stima, il 75% del valore di mercato è assorbito dalle dagli uffici e dalla logistica. A guidare la lista delle città dove il mercato immobiliare commerciale è in crescita è Milano, seguita a ruota da Roma. In particolare, il capoluogo lombardo è ancora oggi la meta prescelta da centinaia di aziende per affittare immobili e porvi, al suo interno, uffici e centri di logistica. Roma di contro viene più apprezzata nel mercato retail, segnando circa 100 milioni di investimenti nell’immobiliare molto più grandi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. “L’economia globale sta attraversando un periodo di forte instabilità a causa dell’inflazione che ha raggiunto i livelli massimi degli ultimi 4 decenni, le turbolenze geopolitiche derivanti dal conflitto in Ucraina e l’aumento dei prezzi delle principali commodities, elementi che hanno indubbiamente contribuito al rallentamento del commercio mondiale.” spiega Domenico Amicuzi responsabile immobiliare ed esperto del settore immobiliare commerciale “Le previsioni del calo stimato nel 0.3% del PIL nel 2023 di certo non è un elemento che può indurre ad una dinamica espansiva nel settore real estate che già nel corso del 2022 ha visto una decelerazione della stessa rispetto agli ultimi mesi del 2021.” Continua Amicuzi: “Ancora una volta è nel mercato immobiliare logistico dove si registrano la maggior parte delle compravendite del settore e molti indicatori fanno presagire che questo trend proseguirà anche nei mesi residuali del 2022 e nel primo periodo del 2023”. Di seguito, un approfondimento settore per settore del mercato immobiliare commerciale in Italia nel corso del terzo trimestre 2022.
Il mercato immobiliare retail
In base dagli ultimi dati pubblicati da IPI, il settore retail, anche nel secondo trimestre 2022, si conferma essere il settore del mercato immobiliare commerciale con una crescita più contenuta, seppur positiva. Nello specifico, il volume di affari e investimenti sugli immobili retail è pari a 40 milioni di euro, che portano il totale annuale fino ad ora a circa 533 milioni di euro. Si tratta di cifre importanti che, nonostante il dato positivo, stonano con il trend di crescita inarrestabile previsto dall’inizio dell’anno. Molto probabilmente, i motivi per cui l’andamento del mercato immobiliare commerciale retail resta contenuto sono relativi alla diffidenza che hanno gli investitori circa il segmento dei centri commerciali, a differenze delle “high street” che invece continuano ad essere un catalizzatore di interesse. Gli operatori economici, comunque, rassicurano sul fatto che lo stesso dovrebbe tornare a livelli più elevati nel corso del prossimo anno.
Il mercato immobiliare logistico
Il mercato logistico segna un importante record e si conferma, se ce ne ancora fosse bisogno, come una delle asset class più importanti in Italia. In particolare, nel terzo trimestre 2022 il mercato immobiliare commerciale logistico ha raggiunto la cifra di 766 milioni di euro, per un volume complessivo dall’inizio dell’anno arrivato a circa 2,38 miliardi. Nello specifico in Lombardia e nel Lazio sono state realizzate transazioni per importanti portafogli “last mile”. In ogni caso, l’intero reparto gode di profonda fiducia e si prevede che i volumi nell’ultima parte dell’anno proseguiranno nella crescita anche se in misura leggermente ridotta. Al contempo, si registra curiosamente il dato per cui i rendimenti prime e i canoni di locazione correlati sono in aumento di circa il 4,3% netto.
Il mercato immobiliare direzionale e ricettivo
Il segmento direzionale nel terzo trimestre 2022 ha registrato volumi per circa 1,26 miliardi di euro. Milano, in questo senso, è la piazza più ambita da tutti gli investitori assorbendo il 92% del totale con 1,17 miliardi di euro. Il motivo, molto probabilmente, è riconducibile al fatto che ultimamente la domanda di immobili che rispecchiano i criteri ESG è in forte incremento e il capoluogo lombardo è leader in questo ambito. Roma si piazza al gradino sottostante nonostante il divario sia evidente. Per la Capitale, il volume di investimenti immobiliari in uffici ammonta a 64 milioni di euro. Anche la differenza fra le metrature medie è esorbitante, con Milano che ha locato circa 120.000 mq di edifici e Roma solo 35.700 mq. Per quanto riguarda, invece, il settore ricettivo, gli investimenti immobiliari commerciali su hotel e attività equiparate hanno raggiunto 207 milioni di euro. Il dato positivo, che sembra dunque riportare i valori in linea con il mercato pre-pandemico, in realtà può trarre in inganno. La quasi totalità di queste cifre del mercato immobiliare commerciale del settore ricettivo nel secondo trimestre del 2022 è stato assorbito dalle località turistiche già consolidate, con una forte discrepanza per quanto riguarda le realtà del settore più piccole. Nonostante tutto, anche in questo caso gli operatori economici mostrano segnali positivi e ci si auspica che questo trend possa presto espandersi anche ai luoghi turistici meno ambiti.