Il leader cambogiano Hun Sen, nel corso del vertice dell’Asean (il gruppo di nazioni del sud-est asiatico, che comprende Russia, Cina e Stati Uniti), ha lanciato un appello affinché si lavori per attenuare le tensioni globali, perché, ha detto, ”è nell’interesse comune del mondo cooperare per risolvere pacificamente le divergenze”.
Senza nominare esplicitamente alcuna nazione, Hun Sen ha affermato di sperare che i leader abbracceranno uno “spirito di unione nel sostenere il multilateralismo aperto e inclusivo, il pragmatismo e il rispetto reciproco nell’affrontare le sfide esistenziali e strategiche che tutti dobbiamo affrontare”.
“Molte sfide e tensioni attuali hanno ostacolato i nostri sforzi duramente guadagnati in passato per promuovere lo sviluppo sostenibile e causando maggiori difficoltà alla vita delle persone”, ha affermato il presidente cambogiano, in apertura dei lavori, ai quali partecipano anche il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il primo ministro cinese Li Keqiang. In attesa che arrivi il presidente cinese Xi Jingping, in occasione del vertice del Gruppo dei 20, in programma a Bali, in cui i capi di Cina e Stati Uniti avranno un incontro che assume un’importanza notevolissima. Sabato, Biden ha promesso che gli Stati Uniti avrebbero lavorato con spirito di collaborazione con l’ASEAN, dicendo ai leader della coalizione strategicamente vitale che “costruiremo un futuro migliore che tutti vogliamo vedere” nella regione in cui anche la Cina rivale statunitense sta lavorando per espandersi la sua influenza. Biden ha detto che è intenzione degli Stati Uniti collaborare per costruire una regione che sia “libera e aperta, stabile e prospera, resiliente e sicura”. “Non vedo l’ora – ha aggiunto – di continuare il nostro lavoro insieme all’ASEAN e con ciascuno di voi per approfondire la pace e la prosperità in tutta la regione per risolvere le sfide dal Mar Cinese Meridionale al Myanmar e per trovare soluzioni innovative alle sfide condivise”. Il primo ministro di Pechino, Li Keqiang, nel frattempo, ha dichiarato che, in una situazione di sicurezza globale “turbolenta”, “l’unilateralismo e il protezionismo stanno aumentando, così come i rischi economici e finanziari” mentre ”lo sviluppo globale deve affrontare sfide senza precedenti”. In quanto principali economie dell’Asia orientale, Li ha affermato che il gruppo deve “rimanere impegnato a promuovere la pace, la stabilità, lo sviluppo e la prosperità nella regione e oltre, e a migliorare il benessere delle persone”.
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