L’attività fisica come pratica medica preventiva. In fondo è una cosa che dicono tutti, da tempo immemorabile, soprattutto per abbassare i fattori di rischio cardiovascolare, diabete o ipertensione. Ma ora il tuo cardiologo potrebbe spingerti ad avere più cura di te con pochi minuti al giorno di vigoroso esercizio fisico, perché questa attività abbassa di quasi il 30 per cento il rischio di mortalità. Lo sostengono due indagini, pubblicate nel numero di ottobre dell’European Heart Journal, che hanno utilizzato i dati di oltre 70.000 adulti della Biobanca del Regno Unito, grazie ai quali è stato possibile accertare che c’è una netta differenza in termini di medicina preventiva a favore di chi segue le raccomandazioni sull’esercizio fisico. Insomma, una conferma sostanziale che lo sport è una ”medicina”. Grazie ad apparecchiature che hanno consentito di misurare in modo analitico movimento e intensità dell’attività fisica, le due indagini hanno dato una conferma scientifica. Secondo la rivista scientifica, da 60 a 70 minuti a settimana di attività vigorosa potrebbero ridurre il rischio di mortalità del 30%. La ricerca ha seguito quasi 72.000 adulti (56% donne ed età media 62,5 anni) per sette anni senza malattie cardiovascolari o cancro. Attraverso i dati ottenuti, i ricercatori hanno scoperto che solo 15 minuti di intensa attività fisica alla settimana potrebbero ridurre del 15% la mortalità per tutte le cause e il rischio di cancro. Una percentuale che salirebbe al 40% aumentando il tempo di altri cinque minuti. Ma la ricerca ha avuto un altro importante risultato, è che per ottenere benefici per la salute non è necessario accumulare un’attività fisica vigorosa per lunghi periodi di tempo. Quindi bastano pochi, intensi minuti al giorno.
Dalla seconda indagine, fatta dopo aver seguito più di 80.000 adulti per quasi sette anni (58% donne e 62 anni in media), i ricercatori hanno scoperto che il volume totale di attività fisica era fortemente associato a un ridotto rischio di malattie cardiovascolari. Inoltre, maggiore è la parte del volume totale di attività fisica ottenuta da un esercizio moderato o intenso, maggiore è la riduzione del rischio cardiovascolare.