Lo scrittore francese Dominique Lapierre, noto soprattutto per libri come ”La città della gioia”, ”Parigi brucia?” e ”Gerusalemme, Gerusalemme”, questi ultimi due firmati con Larry Collins, è morto all’età di 91 anni. A dare notizia della morte dello scrittore, a Var-matin, un quotidiano del sud della Francia, dove viveva, è stata la vedova. Lapierre, scrittore, saggista e giornalista, è stato per molti anni reporter della rivista Paris Match , prima in Unione Sovietica e poi in India. Fu proprio da quest’ultima esperienza che nacque l’ispirazione per il suo romanzo forse più famoso e di successo, ”La città della gioia”, pubblicato nel 1985 e ambientato in un sobborgo di Calcutta. Un romanzo che lo segnò profondamente, tanto che Lapierre è sempre rimasto molto legato all’India, con molte iniziative benefiche a sollievo di poveri e malati. Il libro, costruito sulle esistenze di personaggi molto distanti tra di loro, inizialmente non ebbe una risposta positiva dall’editore, ma che, al contrario, ebbe un successo strepitoso che diede fama mondiale al suo autore, che era già molto noto per ricostruzioni storiche e letterarie scritte con Larry Collins. Nato nel 1931, in Francia, da una famiglia di diplomatici, alla fine degli anni Quaranta intraprese un viaggio in Messico, Stati Uniti e Canada, da cui trasse gli spunti per il suo primo libro, ”Un dollaro ogni mille chilometri”. Un titolo basato sulla realtà perché Lapierre intraprese e completò il suo viaggio con appena 32 dollari in tasca. Nel 1965, insieme a Larry Collins (corrispondente di Newsweek) , pubblicò ”Parigi brucia?”, che raccontava dettagliatamente i giorni che precedettero la liberazione della capitale francese dall’occupazione tedesca. Lo stesso rigore usato per un altro libro che riscosse un successo planetario, ”Gerusalemme, Gerusalemme”, che ricorda come nacque lo Stato di Israele e che è tuttora considerato una delle migliori fonti per comprendere una delle aree più travagliate del mondo. Lapierre e Collins ebbero un grande successo anche con ”Stanotte la libertà”, sulla nascita dell’India e del Pakistan, dopo la fine della presenza dell’Impero britannico. Dopo il successo de ”La città della gioia”, tradotto in più di 30 lingue, Lapierre fondò con la moglie l’omonima ONG , dedita alla raccolta fondi per combattere la povertà in India e, dopo un incontro con Madre Teresa di Calcutta, ha lanciato una serie di iniziative e associazioni a sostegno della sanità indiana e delle categorie più emarginate del Paese.


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