Un raid americano, compiuto con elicotteri in territorio siriano, si è concluso con l’uccisione di due membri di spicco dell’Isis. A rendere nota l’operazione è stato il comando centrale degli Stati Uniti, secondo il quale tra le vittime c’era anche un soggetto, indicato con il nome di Anas, ritenuto essere coinvolto in numerose operazioni terroristiche. Secondo le fonti americane, l’operazione si è conclusa senza che vi sia rimasto coinvolto alcun civile. Il portavoce del Comando centrale, Joe Buccino, in una dichiarazione ha detto che comunque ”l’Isis continua a rappresentare una minaccia per la sicurezza e la stabilità della regione”. “La morte di questi esponenti dell”Isis – secondo Buccino – interromperà la capacità dell’organizzazione terroristica di pianificare e portare a termine ulteriori attacchi destabilizzanti in Medio Oriente”. Tuttavia l’intelligence statunitense ritiene che l’Isis rimanga una minaccia: migliaia di suoi combattenti operano in Africa, Medio Oriente, Asia centrale. L’Isis ora sarebbe guidato da Abu al-Hussein al-Husseini al-Qurashi, il quarto leader nell’arco di poco tempo, dopo che i suoi tre predecessori sono stati uccisi in raid.
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