Fusione nucleare: cos’è e quali potrebbero essere i suoi utilizzi

Il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti dovrebbe annunciare oggi, ufficialmente, che, per la prima volta nella storia, gli scienziati statunitensi del National Ignition Facility del Lawrence Livermore National Laboratory, in California. hanno prodotto con successo una reazione di fusione nucleare.                            Il risultato dell’esperimento -per replicare l’energia che alimenta il sole – sarebbe un enorme passo in una ricerca decennale per liberare una fonte infinita di energia pulita che potrebbe aiutare a porre fine alla dipendenza dai combustibili fossili. Per capire l’importanza di questo esperimento, bisogna sapere che la fusione nucleare si verifica quando due o più atomi vengono fusi in uno più grande, un processo che genera un’enorme quantità di energia sotto forma di calore. Gli sforzi degli scienziati di tutti il mondo sono stati finalizzati a creare una nuova fonte che fornisca energia illimitata e priva di emissioni di carbonio, senza le scorie nucleari create dagli attuali reattori nucleari.                                                            Qual è la differenza tra fusione e nucleare? Mentre la prima fonde insieme due o più atomi, la fissione è l’opposto:  è il processo di scissione di un atomo più grande in due o più atomi più piccoli. La fissione nucleare è il tipo di energia che oggi alimenta i reattori nucleari in tutto il mondo. Come la fusione, anche il calore creato dalla scissione degli atomi viene utilizzato per generare energia. Anche se il nucleare è una fonte di energia a emissioni zero, essa produce rifiuti radioattivi volatili che devono essere immagazzinati in modo sicuro e comportano rischi per la sicurezza. Come insegnano purtroppo i casi di Fukushima e Chernobyl.                                                                                                                                                           La fusione nucleare non comporta gli stessi rischi per la sicurezza e i materiali utilizzati per alimentarla hanno un tempo di dimezzamento molto più breve della fissione. La fusione di due atomi crea un’enorme quantità di calore, che è la chiave per produrre energia. Quel calore può essere utilizzato per riscaldare l’acqua, creare vapore e far girare le turbine per generare energia, proprio come la fissione nucleare genera energia. La grande sfida di sfruttare l’energia da fusione è sostenerla abbastanza a lungo da poter alimentare reti elettriche e sistemi di riscaldamento in tutto il mondo. Il successo dell’esperimento degli scienziati americani è ancora su scala molto più piccola di quella necessaria per generare energia sufficiente per far funzionare una centrale elettrica, per non parlare di decine di migliaia di centrali elettriche. L’aspetto estremamente positivo è che, secondo quanto sarà ufficializzato oggi dal Dipartimento dell’Energia, gli scienziati hanno prodotto con successo una reazione di fusione nucleare con conseguente guadagno netto di energia, invece di andare in pareggio come hanno fatto gli esperimenti passati. La strada per un utilizzo pratico resta comunque lunga, ma il primo passo è stato fatto.

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