Gli americani hanno ridotto la spesa al dettaglio il mese scorso, quando è iniziata la stagione dello shopping natalizio. Le cause? Prezzi elevati e tassi di interesse in aumento stanno costringendo alcune famiglie, in particolare quelle con redditi più bassi, a ridimensionare gli acquisti. Oggi il governo statunitense ha comunicato che, da novembre a dicembre, le vendite al dettaglio sono diminuite dello 0,6%, dopo la forte crescita del mese precedente. A segnare il calo più evidente delle vendite sono stati i negozi di mobili, elettronica e quelli di oggetti per la casa e la cura del giardino. Anche se è leggermente arretrata, l’inflazione resta alta, erodendo il potere d’acquisto degli americani. Quindi, seppure la spesa dei consumatori è stata resiliente sin da quando l’inflazione è aumentata per la prima volta quasi 18 mesi fa, la capacità di spesa degli americani potrebbe calare. Una crescita nella creazione di nuovi posti di lavoro, buste paga in aumento e maggiori risparmi grazie al sostegno finanziario del governo durante la pandemia hanno consentito a molti consumatori di potere affrontare l’aumento dei prezzi. Però in molti ammettono di avere dovuto intaccare il loro risparmio, pur di mantenere – o cercare di farlo – il tenore di vita precedente all’esplodere dell’inflazione. Una situazione generale che ha spinto un numero crescente di americani a fare gravare un numero maggiore sulle carte di credito, il debito totale è aumentato del 15% nel trimestre luglio-settembre, il più grande salto in 20 anni.