Un insegnamento utile nella vita di qualunque persona o essere vivente è quello di non arrendersi mai, ma va detto che la tenacia mostrata dal geco e dal fringuello terricolo dei cactus è lodevole, considerando che erano entrambi ritenuti estinti nelle Isole Galapagos. Le due specie infatti sono riapparse negli ultimi tempi, come dimostrato da una recente spedizione nelle isole di Rabida e Pinzon che aveva l’obiettivo di monitorare il cambiamento dell’ecosistema, dopo un decennio dalla rimozione forzata di diverse specie di roditori, che ne andavano a minare l’equilibrio. Il ratto nero e il ratto norvegese erano colpevoli di uccidere e decimare specie native, distruggendo di fatto l’ecosistema naturale nelle due Isole: dopo la loro “espulsione”, sono riapparsi esemplari sia di geco (nell’isola di Rabida) che di fringuello terricolo dei cactus (in quella di Pinzon). Degli anfibi si avevano ormai tracce solamente grazie a dei subfossili risalenti a oltre 5.000 anni fa ma hanno ora ripopolato l’Isola, dopo che il loro numero era sceso a livelli così bassi da renderne impossibile il tracciamento. I volatili invece erano considerati estinti nella regione da più di quarant’anni, ma la rimozione di alcuni predatori ne ha permesso la riapparizione. I roditori che avevano distrutto l’ecosistema sarebbero arrivati nelle Isole Galapagos quasi 6 secoli fa, grazie ai viaggi nella zona di pirati e bucanieri. Paula Castano, native species manager dell’operazione, ha spiegato ai microfoni di ABC News: “A quel tempo nessuno prestava attenzione all’impatto che questi animali potevano avere sulle specie native, questo causò tantissimi danni”. Dopo la rimozione dei roditori, è stato registrato un cambiamento in positivo dell’ecosistema naturale, compreso un ritorno di processi che rendono l’ambiente sicuro e adeguato anche per piante native.


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